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Novità importanti sul Bonus Asilo 2026: cosa dice la circolare Inps e cosa cambia da ora


Come per gli altri Bonus di cui vi abbiamo già raccontato nel dettaglio qui, ci sono delle importanti novità anche sul bonus asilo nido 2026, il contributo economico che sostiene le famiglie con figli fino a tre anni di età nel pagamento delle rette degli asili pubblici e privati. A chiarirle è stata l’Inps con una nuova circolare, che semplifica le modalità di richiesta e amplia la platea delle strutture coperte.


Bonus asili 2026: domanda unica e rinnovo annuale


La principale novità riguarda le modalità di presentazione della domanda. A partire dal 1° gennaio 2026, non sarà più necessario inoltrare ogni anno una nuova richiesta: basterà presentarla una volta sola, e questa resterà valida fino al compimento del terzo anno di età del bambino. Negli anni successivi, i genitori dovranno semplicemente rinnovarla tramite il servizio telematico, prenotando le risorse disponibili per l’anno in corso.


Nella domanda bisognerà indicare le mensilità richieste (fino a un massimo di 11) e allegare la documentazione che attesti il pagamento di almeno una retta. Per gli asili con pagamento posticipato sarà sufficiente il documento che dimostri l’iscrizione, mentre per chi usufruisce di supporto domiciliare servirà una certificazione del pediatra che dichiari l’impossibilità del bambino a frequentare l’asilo a causa di una grave patologia cronica.


Estensione a nuove strutture per il Bonus asili 2026


Un altro punto chiave della circolare è l’estensione del bonus: non sarà più limitato solo agli asili nido, ma comprenderà anche:



Restano escluse invece tutte le strutture che offrono servizi non educativi, come attività ricreative, pre-scuola e post-scuola, o centri che accolgono i bambini insieme a un adulto accompagnatore.


Bonus asilo 2026: importi e fasce Isee


Il bonus viene erogato in 11 mensilità, con importi variabili in base all’Isee e all’anno di nascita del figlio:



Con queste modifiche, l’Inps punta a semplificare le procedure per le famiglie e ad allargare le possibilità di accesso al contributo, rendendo il sostegno più flessibile e aderente alle diverse esigenze educative dei bambini fino a tre anni.


Foto: iStock.