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Oggi è la Giornata mondiale della Gentilezza: l’Italia prepara una legge per riconoscerla come valore civile fondamentale


Oggi, 13 novembre, si celebra la Giornata mondiale della Gentilezza, un appuntamento nato per ricordare il potere positivo dei gesti gentili verso gli altri e verso se stessi. La data non è casuale: ricorda il giorno d’inizio della conferenza del World Kindness Movement, svoltasi a Tokyo nel 1997, da cui nacque la Dichiarazione della Gentilezza.


Giornata Mondiale della Gentilezza: la proposta di legge in Italia


Quest’anno, la ricorrenza assume un significato particolare per l’Italia. È stata infatti annunciata una proposta di legge che mira a riconoscere ufficialmente la gentilezza come valore costitutivo della convivenza civile. “La gentilezza è un atto politico: l’Italia ha bisogno di un Kindness Act”, ha dichiarato Natalia Re, presidente del Movimento italiano per la Gentilezza (MIG), annunciando l’iniziativa affidata all’onorevole Debora Semenzato, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio e sulla violenza di genere. “Un atto simbolico e necessario”, ha aggiunto.


Nel dettaglio, il disegno di legge prevede l’introduzione della Gentilezza come XIII indicatore BES (Benessere Equo e Sostenibile), una delle metriche utilizzate dall’Istat per valutare il progresso di un Paese anche sotto il profilo sociale, culturale e ambientale. “Con l’introduzione della Gentilezza come nuovo BES, l’Italia darebbe un forte segnale di impegno verso la costruzione di una società più inclusiva, rispettosa e solidale”, ha spiegato Re.


L’idea era stata lanciata a Palermo nel 2024, durante l’Assemblea mondiale della Gentilezza ospitata dal nostro Paese, e oggi entra nel vivo del percorso istituzionale. Alla proposta principale si affiancano due testi collegati: uno dedicato al mondo dell’istruzione, per promuovere la gentilezza come metodo educativo e prevenzione del bullismo anche online, e uno rivolto al mondo del lavoro e alla pubblica amministrazione, per favorire ambienti professionali inclusivi e rispettosi.


Elemento centrale del progetto è la “Carta dei Sei Valori della Gentilezza”, che individua sei principi fondamentali – rispetto, ascolto, solidarietà, equità, pazienza e generosità – destinati a orientare le politiche pubbliche, dalla cultura alla giustizia sociale, fino all’economia. “Il nostro obiettivo è costruire una società che, attraverso la gentilezza, promuova una crescita economica più inclusiva e sostenibile”, ha spiegato Re.


Gli esempi nel mondo


Nel percorso verso una “istituzionalizzazione” della gentilezza, l’Italia non sarebbe sola. In Giappone, ad esempio, esiste il Programma di Educazione alla Tolleranza, che promuove il rispetto e l’inclusione nelle scuole. In Canada, il Multiculturalism Act del 1988 valorizza la diversità come fondamento della società. Il Bhutan misura il progresso attraverso la Felicità Interna Lorda (GNH), mentre in Australia si celebra il National Day of Action Against Bullying and Violence. I Paesi scandinavi, infine, integrano gentilezza e inclusione sociale nelle proprie politiche pubbliche.


“La gentilezza ha effetti reali anche sull’economia”, ha sottolineato ancora Re. Diversi studi mostrano come ambienti più rispettosi e collaborativi migliorino la produttività e il benessere collettivo. Un dato emblematico arriva dall’OIGEC e dal Centro Studi sul Management e il Lavoro, che hanno stimato in oltre 13 miliardi di euro la spesa pubblica generata dai maltrattamenti sui minori, pari allo 0,84% del PIL. “Società più gentili sono società più sostenibili”, ha concluso Re.


Foto: iStock.