Magazine RDS

Anna Wintour lascia Vogue dopo 37 anni: i motivi e cosa farà ora


Dopo quasi quattro decenni di regno assoluto sulla moda internazionale, Anna Wintour dice addio a Vogue. La notizia segna la fine di un’era: era il 1988 quando firmava la sua prima copertina come direttrice, con la modella Michaela Bercu in jeans da 50 dollari. Un gesto rivoluzionario per l’epoca, che avrebbe definito per sempre il suo stile editoriale: mescolare l’haute couture con lo streetwear, rompere gli schemi e dettare le regole.


La carriera di Anna Wintour nella moda


Il percorso di Anna Wintour, però, era cominciato ben prima di entrare in Vogue. Tra i suoi primi incarichi spicca un’esperienza con Viva, rivista erotica per donne creata dalla moglie dell’editore di Penthouse, Bob Guccione. Proprio lì Anna poté per la prima volta assumere una segretaria personale: un piccolo dettaglio che, col tempo, avrebbe alimentato la leggenda della “boss spietata”, quella raccontata — e romanzata — nel film Il Diavolo Veste Prada.


In quasi 40 anni, la Wintour non ha solo guidato la testata più influente della moda, ma è diventata una figura chiave nell’intero universo Condé Nast. Dal 2013 era direttore artistico di tutte le riviste del gruppo e, dal 2019, global content advisor, un ruolo strategico che le ha permesso di proteggere l’identità dell’editore dopo la morte dello storico patron Si Newhouse. Mentre attorno a lei cambiavano direzioni, redazioni e paradigmi editoriali, Anna è sempre rimasta il volto — e la mente — dell’azienda.


I motivi ufficiali non sono stati resi noti, ma dopo un periodo così lungo al timone, è naturale che possa nascere la voglia di cambiare aria e dedicarsi a nuove sfide.


Cosa farà adesso Anna Wintour


E adesso? Il futuro non sembra prevedere il pensionamento. Secondo indiscrezioni, Anna Wintour sarebbe dietro le quinte dell’attesissimo matrimonio di Jeff Bezos e Lauren Sanchez, dispensando consigli alla sposa e curando l’immagine dell’evento come solo lei sa fare. In altre parole: anche fuori da Vogue, Anna resta Anna. E la moda, in un modo o nell’altro, continuerà a girare intorno a lei.


Foto: LaPresse.