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Spuntano nuovi tradimenti tra Raoul Bova e Rocio Munoz Morales: lei chiede l’affido dei figli e lui si fa difendere dall’ex suocera


Raoul Bova e Rocío Muñoz Morales sono ormai ai ferri corti. Dopo le voci di crisi, tradimenti e tensioni familiari, la situazione sembra precipitare sempre più. E ora si passa alle carte bollate.


Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, l’attrice spagnola avrebbe dato mandato al suo legale, Antonio Conte, per presentare un ricorso al Tribunale civile di Roma. L’obiettivo? Ottenere l’affido e il mantenimento delle figlie Luna e Alma, le due bambine avute con l’attore romano. Una mossa forte, arrivata dopo la bufera scatenata dalle rivelazioni di Fabrizio Corona: messaggi, audio e indiscrezioni sul presunto flirt tra Bova e la modella-influencer Martina Ceretti hanno acceso i riflettori su una crisi che pareva già in corso da tempo.


Ma la vera sorpresa è la contromossa dell’attore: Raoul Bova ha deciso di affidare la sua difesa ad Annamaria Bernardini De Pace, la celebre avvocata divorzista e – dettaglio non da poco – madre della sua ex moglie, Chiara Giordano. Un’alleanza inattesa, che segna un clamoroso ritorno di fiamma, almeno professionale, con l’ex suocera. Un modo per affrontare con fermezza quella che si preannuncia come una battaglia legale complessa e mediatica.


Intanto Rocío, 37 anni, si è rifugiata in Puglia con le bambine, lontana da paparazzi e clamore. In una località tenuta segreta, prova a proteggere Luna e Alma dal ciclone mediatico che ha travolto il loro papà. L’attrice, scrivono i giornali, avrebbe scelto il silenzio e la riservatezza, ma nel ricorso legale non avrebbe risparmiato accuse pesanti. Secondo lei, quello con Martina Ceretti non sarebbe stato un episodio isolato, ma solo l’ultima di una serie di mancanze di rispetto.


Una vicenda dolorosa, privata, ma ormai finita sotto i riflettori. E che rischia di andare avanti a lungo, tra avvocati, udienze e dichiarazioni pubbliche.


Raoul Bova vittima di una “truffa premeditata”? Le chat inedite svelano cosa c’è davvero sotto


Dietro il ricatto ai danni di Raoul Bova potrebbe esserci una vera e propria “truffa premeditata”, come emergerebbe da alcune chat inedite tra l’attore e un interlocutore anonimo, che secondo la polizia postale sarebbe Federico Monzino, suo amico di lunga data. Già prima dell’incontro tra Bova e la presunta amante Martina Ceretti – e ancor prima che Monzino girasse il materiale a Fabrizio Corona – il piano sembrava essere stato accuratamente orchestrato. Vi abbiamo svelato tutti i dettagli qui.