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Dall’estinzione a una nuova libertà: l’iguana blu delle isole Cayman è tornata a vivere grazie ai programmi di conservazione


Ad un passo dall’estinzione, l’iguana blu delle isole Cayman – nota come Blue Dragon – è tornata a popolare il suo habitat. Oggi sono oltre 1.200 gli esemplari rilasciati in natura, per ora in aree protette, grazie a un programma di conservazione che ha dato nuova speranza a questa specie unica.


Gli scienziati ci tengono a sottolinearlo: se l’essere umano non rovinerà nuovamente l’equilibrio, la specie potrebbe essere finalmente al sicuro. Un traguardo impensabile solo vent’anni fa: all’inizio degli anni 2000 erano rimaste meno di 30 iguane blu in libertà, e lo IUCN (International Union for Conservation of Nature) le classificava come “Critically Endangered”, cioè ad altissimo rischio di estinzione.


Il piano che ha salvato il Blue Dragon


Il segreto di questo successo è stato un programma di riproduzione controllata: le uova venivano prelevate dai nidi selvatici, incubate fino alla schiusa e i piccoli allevati in un ambiente sicuro per 2-3 anni, prima di essere reintrodotti in natura. Già nel 2012, lo IUCN aveva potuto “promuovere” lo status della specie a “Endangered” (a rischio, ma meno grave).


Le iguane blu possono vivere fino a 60 anni e le femmine depongono tra le 3 e le 18 uova a stagione, con schiusa tra luglio e settembre. Sono erbivore e si nutrono di oltre 100 piante autoctone.


Dove vivono oggi


Le aree protette destinate alla loro sopravvivenza includono il Parco Botanico Queen Elizabeth II – sede del Blue Iguana Conservation Breeding Facility – e le riserve naturali di Salina e Colliers. Qui gli esemplari vivono liberi, ma protetti da interventi contro le specie invasive, monitoraggio con telecamere e tracciamento GPS.


Come spiegano dal National Trust for the Cayman Islands, proteggere le iguane blu significa proteggere anche tutti gli ecosistemi che condividono con loro: un beneficio diretto per numerose altre specie endemiche.


Oggi il Blue Dragon è tornato a vivere, ma la sua battaglia non è finita: la protezione del suo habitat sarà la chiave per evitare che la storia si ripeta.



Foto: iStock.