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Giostre gratis ai bambini che ripuliscono la spiaggia dai rifiuti: un comune siciliano premia il rispetto dell’ambiente


In Sicilia, un piccolo borgo costiero lancia una lezione di educazione civica che parte dai più piccoli: raccogli la plastica, vinci un biglietto per le giostre.


In un’Italia che spesso arranca quando si parla di sostenibilità ambientale, arriva dalla Sicilia una storia semplice, ma capace di fare scuola. Siamo a Olivieri, un comune di duemila anime in provincia di Messina, dove i bambini sono diventati i veri protagonisti della lotta all’inquinamento. Come? Raccogliendo rifiuti sulla spiaggia in cambio di biglietti gratuiti per le giostre.


Un gioco diventato esempio di cittadinanza attiva


Tutto è cominciato in modo spontaneo. Alcuni bambini, per puro spirito d’iniziativa, hanno iniziato a ripulire la spiaggia da bottiglie, cartacce e plastica abbandonata. Un gesto che ha colpito profondamente il sindaco Francesco Iarrera, che ha deciso di trasformare l’idea in un’iniziativa vera e propria. Così è nato un “gioco” che oggi è molto più di un passatempo estivo.


C’è questo gioco, iniziato quasi per gioco, che a guardarlo bene è molto più di un gioco, racconta il sindaco in un post Facebook diventato virale. “I bambini raccolgono rifiuti in spiaggia. Bottiglie, carte, quel che trovano. Poi scattano una foto. Alcuni la postano sui social, altri la mandano direttamente al sindaco (che ormai ha la memoria del telefono piena di plastica recuperata)”.


Il meccanismo è semplice e funziona: una volta documentata la raccolta, i bambini si presentano in Comune e ricevono in premio un blocchetto per il Luna Park dei Tofaro: un biglietto per la ruota panoramica, uno per gli autoscontri, uno per il Tagadà. Gratis.


Risultato? Spiagge pulite, bambini felici, genitori grati


E, soprattutto, un’intera comunità che si ferma a riflettere. Perché se è un bambino a raccogliere un sacchetto abbandonato senza che nessuno glielo abbia chiesto, allora forse qualcosa sta davvero cambiando. “Noi grandi possiamo sperare di costruire adulti migliori di noi”, commenta il primo cittadino, che in paese è noto per girare in bici a caccia di rifiuti.



L’iniziativa riparte la prossima settimana, ma ha già lasciato il segno. Numerosi bambini e famiglie hanno aderito con entusiasmo, trasformando un semplice gesto in una piccola rivoluzione civica. I più piccoli non lo fanno solo per le giostre: mostrano con orgoglio i loro “trofei” al sindaco, consapevoli di aver fatto qualcosa di buono. Un segnale forte in tempi in cui si parla tanto di educazione ambientale, ma si fa ancora troppo poco.


E Olivieri ci insegna che non servono grandi fondi o campagne nazionali per educare al rispetto dell’ambiente. A volte bastano un’idea brillante, un premio simbolico e la voglia di ascoltare davvero i cittadini, anche se sono alti meno di un metro e venti.



Foto: iStock.