Il Regno Unito accelera verso una ricerca più etica e innovativa. Il ministro della Scienza Patrick Vallance ha presentato una vera e propria road map per sostituire gradualmente la sperimentazione animale con tecnologie avanzate: dall’Intelligenza Artificiale ai modelli 3D di tessuti umani, fino agli organi su chip.
Un percorso sostenuto da un investimento pubblico di 75 milioni di sterline, pensato per trasformare il Paese in un riferimento globale per le metodologie non animali.
Il Regno Unito verso un futuro più giusto per tutti
La strategia non è solo un cambio di passo scientifico, ma un segnale culturale: la volontà di rispondere a un mondo che chiede soluzioni più sostenibili, affidabili e rispettose della vita. Tra gli obiettivi principali spiccano lo sviluppo di una piattaforma dedicata ai modelli traslazionali preclinici, la nascita di un centro britannico per la convalida dei metodi alternativi e la riduzione del 35% degli studi di farmacocinetica su cani e primati non umani entro il 2030.
Un approccio che guarda al futuro, sostenuto da una visione chiara: investire in tecnologie che non solo evitano l’uso di animali, ma promettono anche risultati più precisi e più utili per la medicina umana.
Mentre in Italia i fondi destinati alle metodologie non animali restano per il momento limitati, il modello inglese dimostra quanto la scelta di puntare sull’innovazione possa aprire nuove opportunità competitive per la ricerca.
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