Una startup italiana con sede a Roma sta cercando di risolvere i problemi principali dell’eolico: l’imponente struttura degli impianti, il rumore che ne impedisce la costruzione vicino ai centri abitati e la necessità di essere installati in zone molto ventose. La soluzione? Una turbina eolica verticale intelligente.
La turbina intelligente nata in collaborazione con l’Università di Pisa
La GEVI Wind, fondata nel 2022, ha sviluppato una turbina in collaborazione con l’Università di Pisa. Alta circa tre metri e con un rotore da 5,4 metri di diametro, può sfruttare i venti deboli a partire da 2,5 metri al secondo. La potenza generata può variare dai 3 ai 5 kilowatt, una quantità di energia sufficiente ad alimentare una piccola abitazione.
Pensata per essere installata su tetti, capannoni industriali o microreti locali, si basa su un sistema di controllo con intelligenza artificiale, capace di leggere e interpretare i dati sul vento in tempo reale per far fronte a turbolenze e cambi di velocità e direzione del vento, regolando in maniera autonoma l’inclinazione delle pale e ottimizzando la produzione di energia.
Il risultato è evidente: il 60% di energia in più rispetto alle migliori turbine verticali sul mercato. Oltre a migliorare l’efficienza, è netto anche il vantaggio a livello di resistenza: infatti riduce di circa l’80% il livello di stress meccanico a cui sono sottoposte le turbine, rendendo questa soluzione più resistente e durevole rispetto alla concorrenza.
Per la questione rumore è ancora più affidabile: infatti, a una distanza minima di dieci metri, la turbina emette meno di 38 decibel, l’equivalente di un leggero fruscio o un sussurro, rendendola utilizzabile anche vicino alle zone residenziali.
Grazie all’ultimo round di investimenti, con cui è riuscita a raccogliere 2,9 milioni di euro, la startup GEVI Wind mira a migliorare ancora le prestazioni della turbina per poi passare dal prototipo alla realizzazione di un vero e proprio impianto per la produzione in serie.
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