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Ricaricare l’auto elettrica? Ora non è più un problema: la Norvegia inaugura la prima strada wireless


Ricaricare i veicoli elettrici senza fermarsi, semplicemente guidando. Succede davvero, ed è successo in Norvegia. A Trondheim è stato inaugurato il primo tratto di strada wireless che permette agli autobus elettrici di fare il pieno di energia mentre sono in movimento, senza bisogno di soste, spine o cavi a vista.


Ricaricare l’auto semplicemente guidandola: la rivoluzione della mobilità elettrica parte dalla Norvegia


È una piccola rivoluzione tecnologica, ma con potenziali effetti enormi sulla mobilità urbana. Il sistema si basa su bobine di rame nascoste sotto l’asfalto, in grado di trasferire energia per induzione ai mezzi che ci passano sopra, purché dotati del ricevitore. Zero fermate, zero ingombri, zero inquinamento visivo: tutto funziona in modo silenzioso e invisibile, anche con pioggia, neve o ghiaccio.


L’iniziativa fa parte di un progetto pilota da 22,4 milioni di corone (circa 2,12 milioni di dollari) finanziato dal governo norvegese. Il test è partito su un tratto di 100 metri, dove al momento stanno circolando quattro autobus elettrici – tre del marchio cinese Yutong e uno della Higer – selezionati per sperimentare la ricarica in condizioni reali, comprese le rigide temperature invernali del nord Europa.


Non è più necessario fermarsi


Oltre a migliorare l’efficienza del servizio, la ricarica in movimento potrebbe eliminare uno dei principali ostacoli del trasporto pubblico elettrico: le lunghe soste per ricaricare, i costi delle stazioni e l’inquinamento visivo delle infrastrutture. Qui tutto è integrato nel manto stradale, e i bus potrebbero restare operativi quasi senza interruzioni.


Se l’esperimento darà buoni risultati, la Norvegia punta ad espandere la tecnologia su scala nazionale, portandola anche su altre linee di trasporto. Un passo deciso verso una mobilità più fluida, smart e a zero emissioni.


Non è solo una novità hi-tech: è un’idea concreta per affrontare il cambiamento climatico. E da un Paese che ha già fatto scuola nella transizione green, potrebbe presto diventare un modello anche per il resto d’Europa.



Foto: Unsplash.