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Tolleranza zero per chi getta rifiuti e mozziconi dal finestrino: l’Italia difende l’ambiente e dice basta all’inciviltà


Dal 9 agosto 2025, il gesto irresponsabile di lanciare un mozzicone, una cartaccia o una bottiglia dal finestrino diventa un vero e proprio attacco alla natura e alla sicurezza di tutti. Con il decreto-legge 8 agosto 2025, n. 116, l’Italia alza il livello di guardia contro uno dei comportamenti più dannosi e diffusi, introducendo sanzioni durissime e una nuova arma: le telecamere come sentinelle ambientali.


Non servirà più cogliere in flagrante il trasgressore: qualsiasi telecamera, pubblica o privata, potrà incastrarlo. Un’immagine della targa e del gesto sarà sufficiente per far scattare multe salatissime, sospensioni della patente e, nei casi più gravi, l’arresto. Un passo storico per tutelare non solo il decoro urbano, ma soprattutto gli ecosistemi che ogni rifiuto abbandonato può ferire.


Le nuove sanzioni


Il decreto riscrive l’articolo 15 del Codice della Strada, distinguendo le pene in base all’impatto ambientale del rifiuto:



Patente sospesa e veicoli confiscati


Per i reati è prevista la sospensione della patente fino a 6 mesi. Se il gesto avviene con un veicolo aziendale, si rischia anche la confisca del mezzo, salvo prova di estraneità da parte del proprietario. I titolari d’impresa possono essere puniti fino a 5 anni e mezzo per omessa vigilanza.


Sicurezza e tutela del Pianeta


Come ricorda Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona e referente Anci per Viabilità Italia: “Non è solo una questione di decoro urbano. Un rifiuto lanciato da un’auto può colpire un motociclista o causare incidenti a catena. Inoltre, può provocare danni ambientali seri”. Basta un mozzicone per scatenare un incendio, una bottiglia per inquinare un corso d’acqua e contribuire al disastro delle microplastiche in mare.


Con l’uso delle telecamere come alleate silenziose della natura, il Governo punta a cancellare un’abitudine che avvelena il territorio e mette in pericolo la biodiversità. Resta una sfida aperta: sarà abbastanza la paura delle sanzioni per proteggere davvero il nostro Pianeta?



Foto: iStock.