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Caccia al ladro degli inediti di Beyoncé


Drive contenenti musica inedita e progetti relativi ai concerti. Sono questi materiali rubati ad Atlanta da un’auto a noleggio usata dal coreografo e da un ballerino del tour di Beyoncè.


Il coreografo Christopher Grant e il ballerino Diandre Blue hanno dichiarato di aver parcheggiato in un’area ristorazione della città e quando sono tornati all’auto hanno trovato il lunotto posteriore rotto e i bagagli rubati, bagagli dove c’erano computer, cuffie e soprattutto varie chiavette usb che all’interno contenevano musica, alcuni brani inediti, progetti di riprese per lo spettacolo e la scaletta passata e futura del Cowboy Carter Tour di Beyoncé.


Il furto è avvenuto l’8 luglio ma solo ieri la polizia ha comunicato di aver emesso un mandato di arresto per un sospettato, il cui nome non è stato reso noto, ma identificato da impronte lasciate sulla scena e grazie alle telecamere di sicurezza nel parcheggio.




Se Beyoncé ha dato il via al suo attesissimo tour a fine aprile e lo concluderà con due serate a Las Vegas a fine luglio, di certo non è la prima star della musica vittima di furto di materiale inedito anche se, negli ultimi anni, questo crimine è stato commesso soprattutto da hacker. Come Skylar Taylor Dalziel, 22 anni che, accedendo illegalmente a diversi account di cloud storage collegati a vari artisti tra cui i Coldplay e Shawn Mendes ha ricavato oltre 40.000 sterline vendendo i brani non ancora pubblicati. O come Adrian Kwiatkowski che ha rubato due canzoni inedite di Ed Sheeran in cambio di criptovaluta sul dark web con un guadagno di oltre 100mila dollari.


Tutti condannati e imprigionati ma la cui attività ha messo a nudo la facilità con cui gli hacker possono accedere a drive e cloud personali degli artisti. A partire da Noah Michael Urban, un ventenne legato alla famigerata gang Scattered Spider che, oltre che responsabile degli attacchi informatici ai casinò di Las Vegas si era guadagnato una grande notorietà col nickname “King Bob” dopo aver fatto trapelare brani di artisti come Ariana Grande, Lil Uzi Vert, Playboy Carti e altri rapper costringendoli a bloccare l’uscita pianificata dei loro album.