Damiano David torna a parlare dei Måneskin e lo fa con la trasparenza di chi ha voltato pagina, ma non chiuso un libro. Attualmente impegnato nella promozione del suo primo progetto solista Funny Little Fears — fresco di live al MEO Kalorama in Portogallo e in vista del Rock Werchter in Belgio il 5 luglio — il frontman romano ha concesso un’intervista alla rivista britannica New Musical Express per raccontare il suo momento.
Damiano David spiega il motivo della pausa dalla band
Nel confronto con NME, Damiano ripercorre il passato della band e spiega il perché della pausa:
“Anche prima dell’Eurovision la nostra crescita in Italia era rapidissima. Avevamo tra i 18 e i 20 anni, tanta energia e voglia di cogliere ogni occasione. Ma a un certo punto ho perso slancio: mi sentivo svuotato, ansioso, affaticato. Avevo bisogno di un nuovo inizio, di tornare a scrivere musica per il puro piacere di farlo, come un gioco”.
Il cantante ha poi commentato le critiche ricevute dai Måneskin, definendole un naturale contraccolpo del successo:
“Non mi hanno mai ferito. Ho capito presto che più grande è un progetto, più grandi saranno le critiche. Le ho sempre viste come la conferma che stavamo facendo qualcosa di importante”.
E sull’Eurovision: “Un bellissimo ricordo, ma non dobbiamo tutto a quel momento. È stato un lavoro di squadra: noi abbiamo dato all’Eurovision, e l’Eurovision ha dato a noi”.
Le condizioni per un possibile ritorno
Quanto al futuro? “Non sto già lavorando a un nuovo album da solista – non sono Superman! Ma sicuramente ne farò un altro”, ha dichiarato, lasciando aperta anche la possibilità di un esordio al cinema: “Me lo chiedono in tanti… potrei anche cedere”.
Ma il punto più atteso riguarda proprio i Måneskin. Il ritorno è possibile, sì, ma a precise condizioni:
“Per tornare insieme dobbiamo essere tutti ben riposati. E soprattutto, deve partire da un’urgenza autentica, da qualcosa che sentiamo davvero. Non deve sembrare un lavoro, ma un desiderio condiviso. Solo allora avrà senso tornare in studio”.
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