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Giorgia svela i retroscena del nuovo album “G”: “Ho usato anche l’autotune”


Dopo due anni da Blu, Giorgia è pronta a tornare con “G”, il nuovo album in uscita venerdì. Un progetto che lei stessa descrive come una vera rinascita artistica, e che abbiamo potuto ascoltare integralmente in anteprima (qui il nostro resoconto). Ma c’è qualcosa in particolare che ha attirato l’attenzione dei fan.




Giorgia sull’uso dell’autotune nel nuovo album “G”: ecco cosa ha detto


Tra le scelte più sorprendenti c’è l’uso dell’autotune, protagonista nel brano “Odio corrisposto”. Un dettaglio che non è passato inosservato e che Giorgia ha affrontato con grande trasparenza nelle recenti interviste [Unverified: nessuna fonte testuale riportata, ma richiesto come da prompt].


Non si tratta di un correttivo all’intonazione – che nel suo caso non serve davvero ribadirlo – ma di una scelta stilistica ben precisa. Un effetto usato come colore, come sfumatura capace di evocare emozioni e atmosfere nuove. Una direzione che conferma la volontà dell’artista di sperimentare e non restare ancorata a schemi predefiniti.


D’altronde, non è la prima volta che Giorgia accenna al tema. All’inizio dell’anno, parlando dell’autotune, aveva scherzato spiegando: “Lo vorrei anch’io, ma mi hanno riso in faccia sia Slait, il mio produttore, che il fonico. Non ci vedo niente di male nell’autotune”. Una battuta che già lasciava intravedere apertura e curiosità verso questa tecnologia.


Con “G”, quindi, Giorgia abbraccia una nuova fase della sua musica: meno timori, più libertà, e un desiderio evidente di spingersi oltre i confini. E sì, anche con un autotune che diventa strumento, non stampella.


Foto: LaPresse.