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Ozark Henry a RDS




[datadelpost]Qual è l’ingrediente segreto per una canzone perfetta? Se vi capitasse di chiederlo a Ozark Henry, uno che lavora da sempre sulla forma del pop e sui suoi esiti migliori, vi risponderebbe “l’alchimia”. Su questo sarebbe d’accordo anche David Bowie, fan del primo album dell’artista belga che sta spopolando in radio con il singolo “I’m your sacrifice”.Arrivato in Italia in punta di piedi, come solo gli artisti di grande stile e spessore sanno fare, in pochissime settimane Ozark Henry si è imposto in radio, in tv e nelle classifiche di vendita con il brano “I’m your sacrifice“. Radio tour, esibizioni live nei più importanti show televisivi, e un assoluto gradimento da parte del pubblico italiano, che lo sta scoprendo come una delle sorprese più piacevoli dell’anno.

L’album di debutto si intitola “I’m Seeking Something That Has Already Found Me”, pubblicato nel 1996 ed elogiato come “disco debutto dell’anno” da David Bowie. Con il secondo lavoro pubblicato due anni più tardi, “This Last Warm Solitude”, l’artista ha conquistato un Zamu Award come miglior compositore. Il 2001 è l’anno di “Birthmarks” che segna la svolta commerciale dell’artista: i singoli “Rescue” e “Sweet instigator” sono un grande successo in Belgio, portando l’album a conquistare un Disco di Platino. Il quarto “The Sailor Not The Sea”, uscito nel 2004, ha raggiunto lo status di Disco D’Oro.


I’m your sacrifice

 


Il singolo apripista “I’m your Sacrifice” nasce da un’idea melodica semplice e tenace: non un semplice duetto, ma un continuo rimando di suggestioni sonore, capace di mettere a confronto gli anni Ottanta, quelli del dark e della new wave, e la musica di oggi. Il singolo è già disco di platino ed è stato il successo dell’estate in Belgio. Ozark Henry è nominato come Best Belgian Act agli MTV EMA 2013.