Volente o nolente Blanco è stato il vero protagonista di “Sanremo 2023”. La sua esibizione sul palco dell’Ariston, finita distruggendo tutte le rose della scenografia, è diventata lo spunto per meme virali, parodie, analisi di neurologi, video tutorial e, per un breve periodo, è stata anche oggetto di indagini da parte della procura di Imperia.
Già dalla mattina seguente il cantante si era scusato direttamente con Amadeus, che ancora oggi definisce come l’unico “buono” che l’ha davvero capito. Ha anche pubblicato la instant song “Sbagli” per “chiedere scusa alle persone che si sono offese”.
Blanco racconta la sua versione dei fatti
Ora, però, basta scuse. In occasione dell’uscita del suo nuovo album “Innamorato”, Blanco ha deciso di raccontare anche la sua versione in un’intervista a Vanity Fair, arrivando alla conclusione che “in tv non puoi essere te stesso”, inutile girarci attorno.
Ha raccontato che era previsto che spaccasse le rose ma poi sul palco la situazione gli è scivolata di mano. Ha anche spiegato che quello che poi hanno detto tutti dopo, ovvero che se ci sono problemi l’esibizione si può fermare, non è vero.
“Appena è partita L’isola delle rose, ho sentito un rumore, così ho tolto la cuffia. Ho guardato per chiedere aiuto, poi me la sono rimessa. Poi ho detto: non sento la voce, cosa che loro non hanno riportato perché sono dei paraculi. Anzi, mi hanno detto: vai avanti. Loro ti dicono: basta che alzi la mano e si rifà. Non è vero, ci sono i tempi televisivi, tante cose. È una str******”
Lo sfogo contro i giornalisti e l’attacco alla Rai
Nell’intervista Blanco ha sfogato tutta la sua rabbia verso coloro che, poi, hanno sfruttato la sua esibizione per fare gossip e creare polemiche.
“La cosa veramente brutta non è stata quella dei calci alle rose. Ma il fatto che loro – tanti di loro, escluso Amadeus, che è stato buono – hanno giocato su questo incidente che ha fatto una hype incredibile a Sanremo. Hanno pensato di più a buttare m**** su un ragazzo di vent’anni. Però intanto hanno intanto mangiato su questa cosa”.
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