Particolari inediti sulla vita di Fedez, sulla sua storia meno recente, sulla sua vita attuale e sul futuro che verrà. Il rapper ha lasciato una intensa intervista su Corriere.it in cui racconta un po’ tutto. Perché si chiama Fedez? ‘Era il nome del file di una mia vecchia foto‘. Mentre il secondo nome (ovvero Leonardo) è il nome del nonno paterno. Nell’intervista Fedez si descrive come un ragazzo poco socievole, anticonformista, dove essere conforme voleva dire seguire anche strade sbagliate. Fino a quando non si torna a parlare della pistola che il rapper, un tempo, portava con sé.
Fedez shock: a 16-17 anni uscivo con la pistola, ma oggi mi dico…
Erano gli anni delle superiori, tra la terza e la quarta, avevo 16-17 anni. Frequentavo il collettivo Il Muretto, centro del rap milanese, una comunità multietnica con rumeni, albanesi, nigeriani. C’era anche Emis Killa. Eravamo offuscati dall’opulenza che non potevamo avere. Alcuni — io no — derubavano i giovani ricchi. Il padre di un mio amico era appena uscito dalla prigione, dopo essersi fatto 30 anni, e veniva in giro con noi. La sera ci spostavamo alle Colonne di San Lorenzo, in quella vietta con il cartellone pubblicitario: nel weekend c’erano 1.500 persone, da avere paura, soprattutto i ricchi che parcheggiavano il motorino lì vicino. Ogni tanto, siccome temeva di essere fermato, il padre del mio amico ci dava la sua pistola, per tenergliela. Io nella mia sconsideratezza la mettevo nello zaino. Una roba che oggi mi dico coglione…
Una famiglia la sua, che non era quella del ‘Mulino Bianco‘, la madre che lavora con lui e il padre magazziniere che non vuole esser di peso al figlio. I debiti della famiglia ripagati in due anni di lavoro, un attico di sua proprietà e il suo futuro con Chiara Ferragni (con cui dice che non si sposerà, ma a proposito di un figlio con lei, dice ‘è più verosimile‘).
L’intervista integrale è qui