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Sanremo, Olly rompe il silenzio: “Leggevo i commenti e stavo male, però…”


Alle porte del Festival di Sanremo 2026, mentre la macchina organizzativa sta completando ogni dettaglio (su tutti, la scelta del cast di co-conduttori), la mente torna inevitabilmente alla scorsa edizione. Un anno fa a trionfare fu Olly con “Balorda nostalgia”, il brano che ha cambiato la sua carriera. Proprio su quell’esperienza, e su tutto ciò che è arrivato dopo, l’artista è tornato a parlare rivelando retroscena e fragilità che finora aveva tenuto per sé.


Olly racconta il dopo Ariston: “Mi dicevano ‘miracolato’, ‘ammazzati’”


La sua vittoria all’Ariston ha avuto un duplice effetto: da un lato il successo immediato, dall’altro un’ondata di critiche per lo stile dei suoi testi, giudicati da alcuni troppo leggeri. Olly non aggira il tema e risponde a modo suo: “Alla mia età c’è anche voglia di essere un po’ un coglione ogni tanto, con la libertà di sentirsi deficienti, di trovare l’emozione nelle piccole cose”.


Dopo Sanremo, però, sono arrivati commenti molto più pesanti, anche crudeli. L’artista racconta di essere stato travolto da giudizi feroci: “‘Miracolato’, ‘raccomandato’, ‘ammazzati’. Dopo Sanremo quella che mi ha pesato di più è stata l’idea che fosse tutto costruito, che avessi vinto perché i poteri forti lo volevano”.


Un periodo difficile, che Olly ammette di aver vissuto male: “Leggevo i commenti e stavo male, ma allo stesso tempo i biglietti si vendevano e la gente voleva venire ai concerti. Ho letto tutti i commenti proprio per sfogarmi e ne sono uscito più sereno”.


Oggi, a distanza di un anno, quei momenti gli hanno lasciato una nuova consapevolezza. E mentre Sanremo 2026 è pronto ad aprire le sue porte, la storia di Olly torna come promemoria di quanto dietro un trionfo possano nascondersi fragilità, pressioni e un percorso molto più complesso delle apparenze.


Foto: LaPresse.