A qualche giorno dalla fine dell’Eurovision Song Contest 2025, Lucio Corsi è tornato a scrivere sui social. Un messaggio breve, poetico e carico di gratitudine, in pieno stile Corsi: nessun clamore, solo il tono da diario di viaggio che lo contraddistingue. Una chiusura gentile e personale a un’esperienza che, pur senza risultati eclatanti, ha lasciato un segno.
“Grazie a tutti”: il primo pensiero di Lucio Corsi dopo il palco europeo
“L’Eurovision è finito, è stata una bella avventura. Grazie a tutti!
Adesso siamo tornati a casa, l’armonica è sempre nella tasca dello zaino, le chitarre dormono nei loro sarcofagi”.
Poche righe che raccontano molto. La partecipazione dell’artista toscano all’evento europeo si è distinta per la sua unicità: un’esibizione lontana dalle logiche più spettacolari del contest, più vicina a un racconto musicale sospeso tra favola e canzone d’autore.
Nel post, Lucio Corsi cita e ringrazia Tommaso Ottomano, regista e collaboratore di lunga data, definendolo “mio fratello/complice”. Al suo fianco anche Francis Delacroix, “nel ruolo di fotografo, traduttore e Ministro del carnevale”: una definizione che, tra ironia e affetto, restituisce la dimensione teatrale, quasi onirica, della spedizione italiana in Svizzera.
“In questa specie di musical di dieci giorni che si è tenuto a Basilea” — scrive ancora Corsi — “ho avuto al mio fianco…”: ed è proprio la parola musical a raccontare bene la natura di questa avventura, più simile a una performance collettiva che a una classica competizione.
Corsi non è salito sul podio, ma la sua “Volevo essere un duro” lo ha portato al 5° posto nonostante le previsioni che lo vedevano svantaggiato sin dall’inizio.
E ora, tornato a casa, non c’è bisogno di fare rumore: “Le chitarre dormono”, ma il racconto continua.
Foto: Instagram.