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Vasco dice no: “La politica stia alla larga dalle mie canzoni”

Vasco dice no. La musica – la sua – non deve essere utilizzata, associata, mischiata con la politica. Il rocker di Zocca dice no a chi strumentalizza le sue canzoni per fare propaganda elettorale.

In occasione del referendum costituzionale, la Lega a Pontida ha “utilizzato” nel comizio il suo celebre brano del 1986 “C’è chi dice No” proprio a sostegno del ‘no’. Vasco non ci sta e dai social sbotta.


Referendum: l’ira di Vasco


Mi dissocio dalla facile strumentalizzazione a scopo politico, in questo periodo, della mia canzone “C’è chi dice no” !” scrive il Blasco nel post pubblicato sul social e aggiunge il monito: “La propaganda politica stia alla larga dalle mie canzoni“.




Il rocker ribadisce dalla propria pagina Facebook di non gradire l’accostamento della musica con la politica. Proprio come i suoi colleghi d’oltreoceano hanno già fatto nei confronti del candidato repubblicano Donald Trump. Reo di aver utilizzato alcuni dei loro brani più famosi durante le campagne elettorali.


Vasco Rossi anche va contro chi vuole strumentalizzare le sue canzoni, i suoi testi per scopi propagandistici.

E lo fa attraverso un post semplice e chiaro. Un messaggio che ha trovato il sostegno di 37mila persone e che è stato condiviso in men che non si dica oltre 4mila volte.


Fonte: Facebook