Francesca Michielin, a 30 anni, sembra aver già vissuto un’intera carriera fatta di ascesa, caduta e redenzione. La cantautrice di Bassano del Grappa, scoperta a soli 16 anni vincendo X Factor nel 2011 e firmando un contratto con Sony, ha confermato di aver attraversato negli ultimi mesi uno dei periodi più complessi della sua vita artistica. La partecipazione all’ultimo Festival di Sanremo con “Fango in paradiso” non sembra aver centrato le sue aspettative, aprendo una crisi personale e professionale che l’ha portata anche a rivedere la gestione della propria carriera. Dopo dieci anni di collaborazione con l’ex manager Marta Donà, Francesca ha deciso di autogestirsi, convinta di possedere ormai gli strumenti necessari per muoversi in autonomia nel mondo della discografia.
Francesca Michielin: il nuovo EP che non rincorre i numeri e la band tutta al femminile
Il 3 ottobre uscirà il suo nuovo EP “Anime”, che include i singoli “È naturale” e “Francesca” e due versioni di “Fango in paradiso”: quella già edita e una demo inedita, con un’interpretazione unica che la cantautrice non è più riuscita a replicare nelle successive take. Per Francesca, la musica non è più una corsa ai numeri, ma un mezzo per lasciare qualcosa di significativo: la pressione di essere iper performante negli ultimi anni l’aveva trasformata in un “soldatino” dello studio di registrazione, costretta a lavorare con ansia e incertezze.
Sabato 4 ottobre, Francesca si esibirà per la prima volta all’Arena di Verona, in un concerto che segna un nuovo capitolo della sua carriera. Sarà un vero e proprio diario musicale in quattro atti, tra brani riarrangiati, cover e mashup, pensato come celebrazione dei suoi trent’anni e dei percorsi che l’hanno resa l’artista di oggi. Per l’occasione, ha scelto una band tutta al femminile, composta da Viviana Colombo (VV), Giorgia Canton, Sofia Volpiana e Maura De Santis, con l’obiettivo di dare spazio e visibilità a musiciste talentuose e ispirare le nuove generazioni.
La riflessione sui risultati mancati negli ultimi anni e il ventunesimo posto a Sanremo hanno trasformato quella che poteva essere una batosta in un incentivo a ripensare la propria musica, lontano da logiche di successo immediato. Francesca ha ritrovato il piacere di sperimentare e divertirsi in studio, imparando a gestire la propria carriera e a decidere con consapevolezza la direzione artistica da seguire.
Oggi guarda al futuro con curiosità e determinazione, concentrandosi sull’Arena di Verona e sul nuovo EP, ma anche coltivando un progetto personale per la sua Bassano: creare uno spazio culturale dove giovani talenti possano avvicinarsi al mondo della musica in maniera sana e autentica.
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