Magazine RDS

Addio Capitàn, come Hachiko per dieci anni sulla tomba del proprietario

Per oltre 10 anni ha vegliato la tomba del suo proprietario.

Capitàn era l'”Hachiko argentino” e dopo dieci anni si è spento nel cimitero che ospita il suo compagno umano.


Il cane, si sa, è il miglior amico dell’uomo. Gli amici a due zampe passano, ma quelli a quattro zampe restano per sempre.

Quando un cane ci sceglie lo fa per sempre, non importa se siamo belli o brutti, ricchi o poveri, buoni o cattivi. Loro saranno al nostro fianco sempre e su di loro potremo contare fino alla fine dei nostri giorni, ma anche di più.


Capitàn ci dimostra proprio questo, l’amore del cane nei nostri confronti dura davvero per sempre, anche se lasciamo questa terra.


La storia


Miguel Guzmàn trovò Capitàn nel 2005, l’uomo voleva regalarlo al figlio Damiàn. L’anno dopo Miguel morì e Capitàn sparì dalla casa che lo aveva ospitato. La moglie di Miguel e il figlio lo immaginavano molto da qualche parte, ma un giorno inatteso lo ritrovarono.

La vedova, durante una visita alla tomba del marito, lo trovò lì a vegliare il suo amato compagno umano.

Tentarono di riportarlo a casa, ma il cane non voleva muoversi da quel luogo e dalla tomba del suo proprietario.


Il cane aveva preso l’abitudine di gironzolare tutto il giorno nel cimitero, ma la sera andava a dormire sulla tomba del suo amico.

La vedova ha continuato a portargli cibo ogni giorno, finché anche Capitàn si è spento, proprio in quel luogo, proprio accanto al suo proprietario.


La famiglia spera di poter seppellire Capitàn accanto al proprietario, rispettando le sue volontà: non lasciare mai la tomba del suo amico per la vita. Capitàn è stato subito definito l'”Hachiko dell’Argentina” perché la sua storia è simile a quella dell’Akita bianco giapponese, celebrato nel  film con Richard Gere.


Foto: Youtube