Nonostante gli sforzi governativi gli incendi nell’area di Chernobyl non smettono di bruciare. Le fonti governative parlano di due dei quattro roghi spenti, ma il forte vento che si sta abbattendo sulla zona in questi giorni sta rendendo il compito molto arduo.
Il ministro dell’Interno ucraino su Twitter ha fatto sapere che: “I voli sulle zone interessate sono avvenuti in mattinata dopo il lavoro svolto ieri. Uno dei quattro focolai è stato contenuto nella zona di Chernobyl. Due su quattro a Zhytomyr. Le previsioni per il vento non molto buone, per oggi sono fino a 20 m/ s, è un forte vento. Le forze di terra e l’aviazione sono al lavoro” ha scritto su Twitter. “Gli sforzi principali sono stati mirati a contenere quattro punti in cui erano presenti cespugli e resti di legname e una torbiera in fiamme”.
Le immagini mostrate dalla rete di monitoraggio Firms della Nasa, sembra che in Ucraina ci siano una serie di incendi.
A risentire pesantemente degli incendi di Chernobyl è la città di Kiev dove, a causa del fumo proveniente dai roghi, la qualità dell’aria è drasticamente peggiorata, proclamando Kiev come città più inquinata del mondo. Il ministero della Salute dell’Ucraina, però, ci tiene a sottolineare che non esiste nessun nuovo rischio di radiazioni.
Anche l’Arpa e l’Isin stanno monitorando la situazione e affermano che a causa degli incendi si sono sviluppati livelli molto bassi di radioattività, ma solo nella zona, non in Italia. L’Istituto di radioprotezione e sicurezza nucleare francese ha realizzato una serie di simulazioni per osservare gli spostamenti delle masse d’aria provenienti dall’area degli incendi. Per il momento, a quanto dicono gli esperti, non ci dovrebbero essere segnali che possano farci allarmare per la salute pubblica.
Foto: Firm NASA