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Il “furto” della colazione in hotel: cosa si rischia davvero


Portare via cibo dalla sala colazioni di un hotel è una pratica piuttosto diffusa tra i turisti, spesso considerata innocua o addirittura parte integrante del servizio. Tuttavia, secondo la normativa italiana, questo comportamento può configurarsi come furto, in base all’articolo 624 del Codice Penale.


Il buffet è destinato al consumo in loco


Quando si prenota una camera con “colazione inclusa”, si accede a un servizio che prevede il consumo del cibo all’interno degli spazi e nei tempi stabiliti dalla struttura. Il buffet, per quanto ricco e abbondante, non è pensato come servizio da asporto.


Come spiega l’avvocato penalista Giuseppe Di Palo, gli alimenti messi a disposizione dagli hotel restano di proprietà della struttura fino al momento del consumo. Portarli via, anche in piccole quantità, equivale a sottrarli indebitamente.


Il riferimento normativo: l’articolo 624 c.p.


Secondo l’art. 624 del Codice Penale:


“Chiunque si impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, per trarne profitto per sé o per altri, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 154 a euro 516.”


Questo significa che anche il prelievo non autorizzato di generi alimentari, se effettuato al di fuori delle condizioni previste dal servizio, può essere tecnicamente considerato un reato. Non è rilevante il valore economico dell’oggetto: ciò che conta è l’appropriazione non autorizzata.


Cosa succede di solito nelle strutture ricettive


Nella pratica, la maggior parte degli alberghi non procede con denunce per simili episodi, soprattutto quando si tratta di comportamenti occasionali o in buona fede. Tuttavia, in presenza di reiterazioni, atteggiamenti provocatori o discussioni con il personale, la direzione può decidere di agire formalmente, anche solo con una segnalazione alle autorità.


In aggiunta al profilo penale, il comportamento può violare i regolamenti interni della struttura, portando a sanzioni amministrative, allontanamento immediato o richiesta di risarcimento.


Quali sono le alternative possibili?


Molti hotel mettono a disposizione dei clienti delle colazioni da asporto, su richiesta, soprattutto in caso di partenze anticipate o esigenze particolari. Altre strutture offrono lunch box o consentono l’acquisto di snack alla reception.
In ogni caso, la soluzione più corretta è sempre quella di informarsi preventivamente e attenersi alle indicazioni della direzione.


Una questione anche culturale


In diversi Paesi europei, come Germania, Svizzera e Austria, le regole sull’utilizzo del buffet sono esposte chiaramente in sala, e portare via cibo è vietato per regolamento. In alcuni casi, le strutture possono addebitare un costo extra per gli alimenti prelevati oltre misura o consumati fuori dagli spazi previsti.


In Italia, dove questi comportamenti sono spesso tollerati, è comunque importante sapere che una pratica comune non è sempre un diritto riconosciuto dalla legge.
La presenza di una norma chiara nel Codice Penale dimostra che anche in hotel esistono regole precise da rispettare, proprio come in altri ambiti della vita quotidiana.




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