Constance Hall, australiana di 34 anni, è una mamma di quattro figlie e blogger non è andata per il sottile con il suo messaggio su Facebook. L’australiana infatti ha postato un lungo messaggio che è diventato presto un monito per tutti i mariti. La donna nel lungo post (sfogo) lamenta la poca attenzione che certi uomini hanno verso le faccende di casa, o le normali necessità attorno a loro. Ed ecco che sul social butta giù un lungo pensiero in cui molte donne si sono ritrovate, tanto da condividerlo in maniera massiccia, probabilmente in quanto avranno trovato un fondo di verità in tutto il suo ragionamento.
Lo sfogo social di una mamma che ogni marito dovrebbe leggere
Qualche giorno fa, mentre lamentavo il fatto che in casa faccio praticamente tutto io con un gruppo di amici che mi dava della “Regina delle prediche, qualcuno mi ha detto “Se vuoi aiuto devi essere più specifica… chiedilo. Servono liste di cose da fare, la gente non sa leggerti nel pensiero. E così ci ho provato, ho chiesto… specificatamente… “Puoi portare fuori la spazzatura?”, “Puoi svegliarti con i bambini? Io sono un po’ stanca dopo averlo fatto per 329 anni”, “Puoi andare al supermercato? Io ho già fatto tre carichi di lavatrice, la colazione, il pranzo, sono andata a prendere i libri di scuola dei ragazzi e mi sono occupata degli escrementi galleggianti nello stagno in giardino. E in effetti sì, aveva ragione… Quello che chiedevo lo faceva. Ma ero esausta di tenere a mente tutto… di ricordarmi cosa andasse fatto, di sentirmi assillante… E sapete cosa è successo appena ho smesso di chiedere? NIENTE. Come sempre. Sono quindi giunta alla conclusione che non è compito mio chiedere aiuto, non è compito mio scrivere delle fottute liste di cose da fare… Noi abbiamo già abbastanza impegni, e insegnare agli altri a considerare me e il mio assurdo carico di lavoro non rientra fra questi. Aiutami e basta. Pensa anche per me, occupati di quello che serve a far funzionare la casa. C’è qualcuno che sta pulendo mentre tu alzi i piedi? C’è qualcuno che è fuori con gli amici mentre io sbuccio il trentesimo frutto della giornata? C’è qualcuno che sta portando un peso? Questo perchè quando l’assillo finisce, quando le richieste di aiuto si interrompono, quando non ci sono più liste di cose da fare… Tutto quello che resta è un rancore silenzioso. E quello, amici miei, è il cancro delle relazioni… Non è compito di nessuno insegnare la considerazione. È compito vostro. Ogni tanto fate quei cazzo di piatti senza che vi venga chiesto.