Negli Stati Uniti la pratica dello smart working, incentivata con lo scoppio della pandemia, è stata sposata a pieni voti da diverse realtà lavorative tanto da far nascere il fenomeno delle Zoom town. Si tratta di un incremento della popolazione di piccole città e villaggi fatto da chi ha la possibilità di lavorare da remoto: le tecnologie vengono incontro a molti mestieri che possono essere svolti efficientemente in un luogo diverso dall’ufficio. Per questo motivo, in America, varie cittadine prima dimenticate si sono ripopolate di abitanti che le hanno rese delle vere e proprie Zoom town, termine con il quale si indica il programma utile a realizzare riunioni online.
Smart working: lavorare da remoto nelle Zoom town
Il ‘merito’ va allo smart working che ha permesso a giovani lavoratori di trasferire la propria “postazione di lavoro” verso questi luoghi, a beneficio delle metropoli che piano piano sono diventate meno caotiche e congestionate dal traffico. Stando ai dati emersi da un sondaggio effettuato da Pew Research, un americano su 20, si è trasferito a causa dell’epidemia di Covid-19. Prediligere, poi, alcune comunità del nord dell’Arkansas, fa guadagnare al “lavoratore ibrido” fino a 10mila dollari (8,200 euro) a coloro che si trasferiscono per un minimo di un anno grazie all’iniziativa Life Works Here.
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