Addormentarsi può diventare una sfida quando la mente continua a correre. Pensieri, ricordi lontani, episodi imbarazzanti che riaffiorano senza motivo: succede a molti, soprattutto a fine giornata, quando il cervello dovrebbe rallentare. A spiegare perché accade – e come interrompere questo meccanismo – è il neurologo Dr. Baibing Chen, conosciuto sui social come Dr. Bing, che ha condiviso una strategia semplice ed efficace per favorire il sonno.
Come addormentarsi più in fretta: la “regola dell’ora” del neurologo
Il medico parla di “regola dell’ora”, un metodo che aiuta a “spegnere” il cervello prima di andare a dormire. Secondo lui, la sera la corteccia prefrontale – l’area che gestisce e filtra i pensieri – inizia a ridurre la sua attività. Allo stesso tempo, però, si attiva la default mode network, una sorta di “motore di sottofondo” che rielabora ricordi, emozioni e preoccupazioni. È il motivo per cui, mentre cerchi di addormentarti, riaffiorano dettagli dimenticati o momenti che vorresti aver gestito diversamente.
Il fenomeno è più comune in chi tende all’ansia, al perfezionismo, nei soggetti che vivono traumi o che soffrono di privazione del sonno: in questi casi, il sistema dello stress rimane acceso anche di notte e impedisce il passaggio dallo stato di allerta a quello di riposo.
Schermi e insonnia: il metodo del neurologo per evitarla
La soluzione proposta dal neurologo è immediata e alla portata di tutti: “Evitate schermi e luci intense almeno un’ora prima di andare a dormire.” Telefoni, computer e TV mantengono attiva l’attenzione e riducono la produzione di melatonina, essenziale per l’addormentamento. Anche la Sleep Foundation conferma che la luce blu interferisce con i ritmi circadiani, aumentando la sensazione di vigilanza proprio quando il corpo dovrebbe rilassarsi.
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Per applicare davvero la “regola dell’ora”, il neurologo suggerisce di costruire una routine serale coerente, con orari regolari che aiutino il corpo a riconoscere il momento del riposo. La camera da letto dovrebbe diventare uno spazio senza schermi, illuminato da luci soffuse e calde che favoriscano il rilassamento. Può essere utile attivare la modalità notturna su smartphone e tablet per ridurre l’esposizione alla luce blu e, se i pensieri iniziano ad accumularsi, metterli per iscritto prima di coricarsi aiuta a liberare la mente. Anche un paio di minuti di respirazione lenta e profonda contribuiscono a calmare il sistema nervoso, accompagnando il cervello nella transizione verso un sonno più naturale e rigenerante.
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