Con ottobre tornano le giornate più corte, le foglie che ingialliscono e… il cambio d’ora. L’ora solare 2025 entrerà ufficialmente in vigore nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre, quando alle 3:00 le lancette dovranno essere spostate indietro di un’ora, tornando alle 2:00. Un piccolo gesto che segna il ritorno dell’orario “naturale”, quello che segue più da vicino il ciclo solare e che ci accompagnerà fino alla prossima primavera.
Ora solare a ottobre: si dorme di più o di meno?
Con il passaggio all’ora solare si dorme un’ora in più, almeno la prima notte. Infatti, spostando le lancette indietro, la giornata “guadagna” sessanta minuti: significa che, se solitamente si va a dormire e ci si sveglia alla stessa ora, il corpo percepirà un’ora di sonno extra. È uno dei pochi momenti dell’anno in cui possiamo dire di “recuperare tempo”, anche se l’effetto dura poco: nei giorni successivi, il nostro ritmo circadiano si adatta rapidamente al nuovo orario.
Giorni più corti, buio anticipato
Con l’ora solare, il sole sorge e tramonta prima, portando con sé il tipico accorciarsi delle giornate autunnali. Si guadagna un po’ di luce al mattino, ma si perde al pomeriggio, quando farà buio già intorno alle 17:00. È il motivo per cui molti percepiscono questa fase come più “triste” o lenta, complici le ore di luce ridotte e il clima più freddo.
Quando tornerà l’ora legale
L’ora legale 2026 tornerà a fine marzo, nella notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo, e con essa anche le giornate più lunghe e luminose, simbolo dell’arrivo della primavera.
Negli ultimi anni si è parlato spesso dell’abolizione del cambio d’ora. L’Unione Europea aveva proposto di lasciar decidere ai singoli Paesi se mantenere o meno l’alternanza tra ora solare e legale, ma la questione è rimasta sospesa. Al momento, l’Italia continua a rispettare entrambi i cambi, due volte l’anno: a marzo e a ottobre.
Foto: iStock.
