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Stop agli smartphone nelle scuole superiori: cosa dice davvero la nuova circolare del Ministero

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Pubblicato il 18/06/2025
Di Team Digital
Stop agli smartphone nelle scuole superiori cosa dice davvero la nuova circolare del Ministero


Il Ministero dell’Istruzione mette uno stop deciso agli smartphone anche nelle scuole superiori. Dopo elementari e medie, il divieto di utilizzo del cellulare si estende anche ai più grandi, “alla luce degli effetti negativi, ampiamente dimostrati dalla ricerca scientifica, che un uso eccessivo o non corretto dello smartphone può produrre sulla salute e il benessere degli adolescenti e sulle loro prestazioni scolastiche”.


Una stretta annunciata, che entrerà in vigore a partire dal prossimo anno scolastico, e che vieta l’uso dei telefoni durante tutta la permanenza a scuola, anche per fini didattici. Un intervento che – secondo il Ministero – si rende ormai necessario per tutelare la salute mentale, fisica e il rendimento degli studenti.


Gli studi che supportano il divieto


La circolare, firmata dal ministro Giuseppe Valditara, si basa su dati concreti. Due in particolare gli studi citati:


  • Il rapporto OCSE 2024, che evidenzia come smartphone e social media influiscano negativamente sui risultati scolastici.
  • Lo studio dell’OMS “A focus on adolescent social media use and gaming in Europe, central Asia and Canada” (2024), che documenta un forte aumento dell’uso problematico dei social, con sintomi di dipendenza, astinenza e isolamento sociale.


Anche l’Istituto Superiore di Sanità ha confermato la gravità del fenomeno: secondo il Rapporto ISTISAN 23-253, oltre il 25% degli adolescenti presenta un uso problematico dello smartphone, con ricadute su sonno, concentrazione e relazioni sociali. E per la fascia d’età tra i 14 e i 17 anni, la dipendenza dai social media è direttamente correlata a un peggior rendimento scolastico.


Le eccezioni (poche) e le alternative digitali


Niente più cellulari, quindi, ma non un bando totale alla tecnologia. La circolare chiarisce che “esclusivamente per finalità didattiche”, sarà ancora possibile utilizzare pc, tablet e lavagne elettroniche. Il messaggio è chiaro: la scuola deve sì essere digitale, ma con strumenti adeguati e controllabili.


C’è però un’importante eccezione: “resta inteso che l’uso del telefono cellulare sarà sempre ammesso nei casi in cui lo stesso sia previsto dal Piano educativo individualizzato o dal Piano didattico personalizzato”. In altre parole, gli studenti con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) potranno continuare a usare lo smartphone se previsto nei loro percorsi educativi personalizzati.


Questa distinzione, però, riapre una questione annosa: quella delle regole “speciali” per gli studenti con BES (Bisogni Educativi Speciali). Ancora una volta, sembrano costituire un gruppo a parte, soggetto a eccezioni, con il rischio che vengano visti – o vissuti – come “fuori regola”.


La nuova circolare segna quindi un giro di vite deciso, ma lascia spazio a riflessioni sul ruolo della tecnologia, sull’inclusione e su come costruire una scuola davvero a misura di futuro.


Che ne pensate? È davvero la strada giusta per proteggere i ragazzi o rischia di diventare una misura troppo rigida?


Foto: iStock.


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