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Stop all’Esame di Stato, si torna alla Maturità: cambiano voti e materie

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Pubblicato il 29/10/2025
Di Team Digital
Stop allEsame di Stato si torna alla Maturit cambiano voti e materie


Non si chiamerà più Esame di Stato: dal 2026 i diplomandi torneranno ufficialmente ad affrontare la Maturità, come un tempo. La riforma approvata alla Camera segna un ritorno al passato solo nel nome, perché il nuovo impianto dell’esame sarà molto diverso da quello attuale: nuove regole per la condotta, commissioni più snelle, bonus rivisto e più peso al colloquio orale.


Torna l’esame di Maturità: ecco cosa cambia


Il nuovo esame manterrà due prove scritte, ma sarà il colloquio a rappresentare il cuore della valutazione. Da giugno 2026 gli studenti discuteranno quattro materie principali, scelte ogni anno con decreto ministeriale in linea con la seconda prova scritta.


Scompare la discussione sul “materiale a sorpresa” introdotta negli ultimi anni, mentre arriva una regola rigida: chi rifiuta di sostenere l’orale o sceglie il “silenzio deliberato” verrà bocciato senza appello.


Tra le novità più forti c’è quella sul voto in comportamento. Un insufficiente comporterà automaticamente la bocciatura, mentre chi prenderà 6 dovrà superare una “prova di cittadinanza attiva”. Solo chi avrà almeno 9 in condotta potrà puntare al voto massimo alla Maturità. L’obiettivo è premiare responsabilità, rispetto e partecipazione civile.


Commissioni, bonus e formazione


Le commissioni si ridurranno da sette a cinque membri (due interni, due esterni e un presidente esterno). Cambia anche il bonus di merito, accessibile da 90/100 (non più da 97) e con un valore massimo di tre punti aggiuntivi.
Il Governo ha previsto nuovi fondi per la formazione dei commissari, con un incremento di 3 milioni di euro nel 2026 e 11 milioni nel 2027, per garantire maggiore preparazione e uniformità di giudizio.


Anche il percorso scolastico degli studenti cambia volto: l’ex PCTO diventa “formazione scuola-lavoro”, con regole più rigide sulla sicurezza ed esclusione di convenzioni con aziende a rischio. L’Inail estenderà la copertura assicurativa anche agli infortuni durante il tragitto casa-sede di formazione e lancerà campagne di sensibilizzazione.


Dal 2026/27 debutterà poi il modello “4+2”: quattro anni di scuola superiore seguiti da due negli ITS Academy, per integrare studio e formazione professionale in un percorso unico, collegato direttamente al mondo del lavoro.


Foto: iStock.


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