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È morto Björn Andrésen, il “ragazzo più bello del mondo” che ispirò il volto di Lady Oscar: “Visconti? Lo manderei al diavolo”

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Pubblicato il 28/10/2025
Di Team Digital
 morto Bjrn Andrsen il ragazzo pi bello del mondo che ispir il volto di Lady Oscar Visconti Lo manderei al diavolo


Aveva 70 anni Björn Andrésen, l’attore e musicista svedese che a soli quindici anni divenne un simbolo mondiale di bellezza e fragilità grazie a Morte a Venezia di Luchino Visconti. La notizia della sua scomparsa è stata diffusa dal regista Kristian Petri al quotidiano svedese Dagens Nyheter. Le cause della morte non sono state rese note.


Björn Andrésen: la fama, la vita e la figlia del “ragazzo più bello del mondo”


Scelto nel 1971 per interpretare Tadzio, il giovane che ammalia il compositore Gustav von Aschenbach nel film tratto dal romanzo di Thomas Mann, Andrésen fu proclamato da Visconti “il ragazzo più bello del mondo”. Un titolo che lo rese celebre, ma anche prigioniero di un’immagine che non aveva scelto. “Mi sentivo come un animale esotico in gabbia”, raccontò al Guardian nel 2003. E, anni dopo, ammise: “Se Visconti fosse ancora vivo, gli direi di andare al diavolo.”


Determinato a scrollarsi di dosso quell’etichetta, Andrésen rifiutò ruoli che puntassero sulla sua bellezza e si dedicò alla musica. Fu pianista, compositore e persino pop star in Giappone, dove incise alcuni dischi con la band Sven Erics. Il suo volto, dal fascino etereo e malinconico, ispirò anche Riyoko Ikeda per il personaggio di Lady Oscar, eroina del celebre manga.


La sua vita, però, fu segnata da lutti profondi: il padre morì quando era bambino, la madre si tolse la vita quando lui aveva dieci anni e, molti anni dopo, perse il figlio Elvin a soli nove mesi.


Nel 2021, con il documentario Il ragazzo più bello del mondo diretto da Kristian Petri e Kristina Lindström, Andrésen tornò sotto i riflettori. Il film, premiato al Sundance e vincitore del Prix Europa 2022, raccontava il peso di una bellezza diventata leggenda. “Per la mia generazione, Morte a Venezia e quel soprannome erano un simbolo. Björn non riuscì mai a liberarsene: era sempre lì, nel bene e nel male”, ha ricordato Petri.


Nel corso della sua carriera Andrésen partecipò a più di trenta film e serie tv, tra cui Midsommar – Il villaggio dei dannati (2019) di Ari Aster, che lo riportò brevemente sul grande schermo. Lascia una figlia, Robine, nata dal matrimonio con la poetessa Susanna Roman.


Foto: XPrime Video.


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