Britney Spears, la regina del pop negli anni 2000, torna al centro del vortice mediatico con uno degli episodi che hanno fatto più discutere i suoi fan e non solo. Di recente, infatti, è uscito il nuovo libro dell’ex marito Kevin Federline, che non ha perso l’opportunità di raccontare i momenti più bassi del passato di Britney. Scopriamo insieme a quale episodio ci riferiamo.
Il gesto estremo del 2007 e le parole di Kevin Federline
Nel 2007 hanno fatto molto scalpore le foto di Britney con la testa rasata, lei che fino a quel momento era considerata un’icona non solo della musica ma anche della moda. Ed è proprio questo argomento che è stato ripreso dall’ex marito nel libro, in cui spiega i motivi di quella scelta così drastica.
“Cosa ha portato a quel gesto? La rabbia (…) Si è presentata al mio cancello (…) Però purtroppo lei non era in condizioni di poter stare vicino ai nostri figli. La sicurezza è intervenuta e l’ha mandata via.”
Queste le parole di Kevin, che lascia intendere che sia stato questo il motivo scatenante che l’ha spinta a rasarsi per sfogare la rabbia del rifiuto e della cacciata dalla casa dell’ex marito.
Naturalmente, questa è solo una versione della storia. L’altra, quella di Britney, si può leggere nel libro della pop star The Woman in Me:
“Perché mi sono rasata la testa? Tagliare tutti i capelli e comportarmi male erano i miei modi per reagire, un atto per ribellarmi.”
In quel periodo, infatti, la cantante era sottoposta a rigide pressioni su come doveva vestirsi, cosa doveva mangiare, come doveva muoversi e si sentiva costantemente osservata e giudicata per il proprio corpo. Oltre alle campane dei diretti interessati, ce n’è una terza che proviene dalla sorella di Britney, Jamie Lynn Spears:
“Per me è stato un duro colpo vederla rasata e che non stava bene. Volevo solo stare con lei. Con i miei amici mi comportavo come se la cosa non fosse grave, ma dentro ero devastata.”
Queste le parole della sorella, che ha raccontato di aver ricevuto la notizia dopo una partita di basket, dove faceva la cheerleader, grazie a un amico che le ha mostrato con riluttanza le immagini.