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Raoul Bova chiede “20 milioni di risarcimento” dopo lo scandalo con Rocio Morales: ecco chi rischia (anche una nota conduttrice)

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Pubblicato il 08/08/2025
Di Team Digital
Raoul Bova chiede 20 milioni di risarcimento dopo lo scandalo con Rocio Morales ecco chi rischia anche una nota conduttrice


Lo scandalo che ha travolto Raoul Bova sembra destinato ad allargarsi. Dal 21 luglio, giorno in cui Fabrizio Corona ha pubblicato su Falsissimo l’episodio dedicato all’attore e a Martina Ceretti, tv, giornali e social non parlano d’altro. I famosi audio privati di Bova sono diventati virali, fino a trasformarsi in meme e trovando persino spazio nelle campagne social di Ryanair e della squadra di calcio del Napoli.


Raoul Bova fa partire le denunce


La scorsa settimana la Repubblica aveva rivelato che Bova, volto di Don Matteo, era pronto a denunciare la compagnia aerea e la società calcistica per utilizzo improprio e ironico dei suoi messaggi vocali. Ma non finisce qui: la lista dei possibili querelati, infatti, si è allungata nelle ultime ore e comprende anche il nome di una nota conduttrice e opinionista tv.


Il giornalista Gabriele Parpiglia, che sta seguendo la vicenda passo passo, era stato il primo a raccontare il furto del telefono di Bova lo scorso aprile e la questione dell’utenza telefonica spagnola da cui sarebbero arrivati messaggi minatori all’attore prima della diffusione degli audio. Secondo Parpiglia, si tratterebbe di un piano organizzato per distruggere l’immagine della star di Don Matteo (o forse non più?).


Raoul Bova e Rocio Munoz Morales, ecco chi rischia con le denunce e il risarcimento milionario


Nell’ultimo numero della sua newsletter, Parpiglia ha svelato i nomi finiti nella querela civile e penale dell’attore: “Partiamo dai nomi delle società colpite e coinvolte, Fabrizio Corona, Meta (sede italiana), Google (sede italiana), YouTube (Google LLC, sede italiana), TikTok (ByteDance Ltd), X Corp (sede europea a Birmingham), Ryanair Holding (sede italiana), S.S.C. Napoli S.p.A., Torino F.C. S.p.A. e una serie di personaggi che non sveleremo, ma che aspettiamo sui social (dopo aver cancellato le cavolate fatte), pronti a piangere e lacrimare scuse Spaccanti. Ma andiamo oltre a questo elenco, perché c’è una persona da aggiungere. Indovinate chi? Alba Parietti, che dal silenzio della sua vacanza, ha lasciato un reel altamente diffamatorio e nella notte il suo nome è stato accorpato alla lunga querela in sede civile e penale”.


Parpiglia ha anche indicato la presunta cifra richiesta come risarcimento danni: 20 milioni di euro.


Il riferimento ad Alba Parietti arriva da un reel pubblicato qualche giorno fa dalla conduttrice, che in apertura aveva commentato la vicenda come già fatto da molti, riprendendo i punti di Falsissimo: “Oggi ho deciso di farmi dei nemici, perché voglio commentare come hanno fatto tutti, quella storia triste del messaggio, ripreso anche da una compagnia aerea. Bova mandando quel messaggio ha mostrato la parte più fragile del suo carattere. No, non è uscito benissimo, soprattutto perché poi è incappato in una donna che ha utilizzato questo messaggio per renderlo pubblico, per diventare famosa”.


Poi, però, Parietti si è spinta oltre, parlando di Rocio e soprattutto dell’avvocato di Bova, la sua ex suocera Annamaria Bernardini de Pace: “Annamaria non mi fare causa per questo, però posso dare un mio parere, io al posto del tuo ex genero, l’ultima persona al mondo che avrei scelto come avvocato saresti stata tu e anche come avvocato avrei preferito declinare questo invito”.


Nel video, la conduttrice ha spiegato perché è arrivata a questa conclusione e ha perfino dispensato consigli legali alla Bernardini de Pace e al suo assistito. Ora, il suo nome si trova accanto a quello di multinazionali, squadre di calcio e piattaforme social nella querela milionario di Bova.


Foto: LaPresse.


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