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Dal cuore dell’Acquario al mare aperto: 100 cavallucci marini sono stati liberati nei nostri mari

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Pubblicato il 21/05/2025
Di Team Digital
Dal cuore dellAcquario al mare aperto 100 cavallucci marini sono stati liberati nei nostri mari


Una scena che emoziona e fa ben sperare: oltre cento cavallucci marini sono tornati a nuotare liberi nel Mar Piccolo di Taranto, grazie a un progetto di conservazione tra i più significativi in Italia. Gli esemplari, della specie Hippocampus hippocampus, sono nati e cresciuti nei laboratori dell’Acquario di Genova e sono stati rilasciati in natura a circa sei-sette mesi di età.


Si tratta del secondo rilascio dopo quello avvenuto nel maggio 2024, segno di un impegno costante e strutturato portato avanti da una rete di partner che include l’Acquario di Genova, il Comune di Taranto, il CNR/IAS di Palermo, l’Università di Bari, la fondazione One Ocean Foundation e l’azienda danese Rockwool.


Una popolazione in pericolo: calo del 90% dal 2016


Il Mar Piccolo, che un tempo ospitava una delle popolazioni più floride di cavallucci marini nel Mediterraneo, dal 2016 è stato colpito da un drastico declino: la densità di cavallucci marini è crollata di oltre il 90%.


Le cause sono molteplici:


  • Riscaldamento globale e ondate di calore marine
  • Catture accidentali legate alla pesca artigianale
  • Distruzione e frammentazione degli habitat
  • Commercio illegale di organismi marini per la medicina tradizionale


Queste pressioni hanno reso urgente l’intervento, poiché senza azioni mirate, le popolazioni locali rischiano l’estinzione.


Un piano concreto per la conservazione


Il rilascio dei cavallucci marini non è solo un gesto simbolico: è il frutto di un lavoro scientifico mirato, basato su allevamento in ambiente controllato, monitoraggio dell’habitat e collaborazione multidisciplinare. Ogni rilascio è studiato per garantire il miglior tasso di sopravvivenza e il reinserimento stabile degli esemplari nell’ecosistema.


Gli animali vengono monitorati anche dopo il rilascio, in collaborazione con i ricercatori e le autorità locali, per valutare l’efficacia delle azioni intraprese.


Taranto come simbolo di rinascita


La scelta del Mar Piccolo non è casuale: si tratta di un ecosistema unico nel suo genere, un tempo considerato rifugio sicuro per molte specie marine. Restituirgli il suo ruolo ecologico originario è un obiettivo concreto e un esempio di come la scienza e le istituzioni possano agire in modo sinergico.


Il progetto punta anche a sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza della biodiversità marina, promuovendo pratiche sostenibili e responsabilità condivisa.


Il rilascio, avvenuto nel mese di maggio 2025, è solo una delle tappe di un percorso più ampio. Nei prossimi mesi sono previste nuove azioni di monitoraggio e altri possibili rilasci, per consolidare i risultati ottenuti.



Foto: iStock.


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