L’entusiasmo per un possibile ritorno degli Oasis nel 2026 sembrava ormai dato per certo, soprattutto dopo i tanti rumor e qualche frase sfuggita di troppo da parte di Liam Gallagher. Ma ora lo scenario si complica: secondo il frontman, lui e Noel devono ancora parlarne seriamente. Nessuna decisione definitiva, nessun tour confermato. Andiamo per gradi.
Oasis, la reunion ha le ore contate? Cosa sta succedendo
Le aspettative erano esplose a settembre, quando durante un concerto a Wembley Liam aveva salutato il pubblico con un eloquente “ci vediamo l’anno prossimo”, che aveva acceso le speranze per una possibile tappa in Italia. E sui social aveva alimentato ancora di più la speranza. A chi gli chiedeva se fosse triste per la fine imminente del tour, aveva risposto: “In realtà non lo sono, perché so cose che voi non sapete”. Pressato per spiegazioni, si era limitato a ribattere: “Googolate”.
Nelle ultime ore, però, il cantante è tornato sull’argomento smorzando l’entusiasmo generale. Ammette di essere consapevole delle reazioni che le sue dichiarazioni hanno generato – “un po’ di disapprovazione e qualche perplessità” – e chiarisce che sì, tornerà sul palco: “Mi vedrete l’anno prossimo e quello dopo e così via, ma non sono ancora sicuro se sarà con gli Oasis. Dobbiamo metterci lì e discuterne. Se dipendesse solo da me, sapete bene che saremmo in tour fino al giorno della nostra morte, perché è la cosa più bella del mondo, ma PURTROPPO non è così”.
Sul 2026, quindi, tutto resta sospeso. A un fan che gli chiedeva lumi sulle date ha risposto secco “God knows”, mentre a chi gli rimproverava di avergli “rovinato la giornata”, ha replicato che “non posso far comparire per magia un tour, sarà quel che sarà, e probabilmente sarà per il meglio”.
L’unica certezza, al momento, è il calendario già fissato: la reunion porterà gli Oasis sul palco almeno fino al 23 novembre, data finale prevista allo Stadio Morumbi di San Paolo, in Brasile. Per il resto, bisognerà aspettare che i fratelli Gallagher si siedano davvero a parlare.
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