Niente chitarre distorte, niente pogo, niente assoli a tutto volume. Il Colosseo non diventerà la nuova arena del rock. Dopo giorni di discussioni e sogni ad occhi aperti dei fan, il direttore del Parco Archeologico del Colosseo Simone Quilici ha chiarito: l’Anfiteatro Flavio non ospiterà concerti rock.
Niente concerti rock al Colosseo, il dietrofront del direttore: “Ho scherzato”
Nei giorni scorsi, un’intervista a La Repubblica aveva acceso la fantasia degli appassionati: Quilici aveva parlato di eventi musicali “di alta qualità”, citando nomi come Sting, Peter Gabriel e addirittura Paul McCartney. Sui social, qualcuno aveva persino collegato la reunion dei Måneskin sotto il palco di Damiano David al Circo Massimo all’idea di un loro ritorno al Colosseo — un’ipotesi diventata subito virale.
Ma l’entusiasmo ha lasciato spazio ai dubbi della comunità archeologica, preoccupata per la sicurezza di un monumento così fragile. E così Quilici è tornato sull’argomento, specificando meglio le sue intenzioni.
“La musica deve essere attentamente controllata. Ho menzionato alcuni artisti — non a caso — che non fanno ‘rock’ da tempo, che suonano musica tranquilla e attraggono un pubblico tranquillo” ha spiegato all’Associated Press. “Ho scherzato sul rock con moderazione: intendevo un tipo di musica più sommessa. È stato riportato il contrario di quello che ho detto”.
Insomma, niente concertoni. Niente folle scatenate. Niente bassi che fanno tremare la pietra millenaria dell’anfiteatro. Gli eventi pensati per il Colosseo saranno acustici, jazz o comunque dal tono “gentile”. E oltre alla musica, potrebbero arrivare letture poetiche, danza e teatro: un cartellone più vicino a un salotto culturale che a un festival rock.
Per i grandi live, Roma continuerà quindi a contare su location come il Circo Massimo — il Colosseo resta un palcoscenico, sì, ma con toni decisamente più soft.
Foto: LaPresse.
