Per quanto sia stato criticato per il suo spirito fin troppo naif e per le sue esibizioni “sottotono”, Lucio Corsi si sta comportando molto bene all’Eurovision 2025.
Fin da subito ha chiarito di non essere a Basilea per gareggiare, ma per sfruttare l’occasione di far conoscere la sua musica a più persone possibili fuori dall’Italia. Si è impegnato molto per farlo: se è vero che non ha potuto partecipare agli ormai noti party di Madrid, rinunciando a una vetrina importante che ha sempre dato una forte visibilità a tutti gli artisti in gara, da quando è arrivato a Basilea ha messo a segno una strategia davvero efficace.
Tra video surreali e trovate geniali – l’ultima è stata quella di sostituire le sue iconiche magliette con Topo Gigio con quelle di Titti, in collaborazione con Looney Tunes – Lucio è riuscito a far comprendere il suo stile, non certo così immediato, a un pubblico sempre più ampio.
I risultati sono evidenti. “Volevo essere un duro”, che già si posizionava tra le più ascoltate in assoluto su Spotify tra quelle in gara all’Eurovision, ora sta iniziando a scalare le classifiche “Viral 50” di diversi Paesi.
Lucio Corsi conquista l’Europa: ecco le classifiche
Al momento Lucio è al 5° posto in Estonia e Lituania, al 7° in Lettonia, 12° in Ucraina, 14° in Islanda, 19° in Polonia e Svezia, 20° in Norvegia, 24° nei Paesi Bassi e in Portogallo, 32° in Austria, 33° in Finlandia e in Belgio, 40° in Danimarca e in Irlanda, 45° in Cechia e 46° in Grecia.
Visto il tipo di proposta musicale, sicuramente più di nicchia e più ricercata, non possiamo prevedere che a Lucio Corsi capiti lo stesso percorso fatto dai Måneskin, che dopo l’Eurovision 2021 sono diventati delle rockstar internazionali, ma ci sono tutti i presupposti affinché il cantautore possa crearsi un pubblico solido e affezionato in Europa. Glielo auguriamo, se lo merita.