Bohemian Rhapsody, uno dei brani più famosi dei Queen, fu pubblicato il 31 ottobre 1975 come primo estratto del quarto album in studio A Night at the Opera. È tornato a far parlare di sé grazie a un insolito e spettacolare flash mob andato in scena a Parigi.
Bohemian Rhapsody: un brano perfetto per un flash mob
Il brano dei Queen, scritto da Freddie Mercury nella sua casa di Kensington, nella zona ovest di Londra, è uno dei più iconici e particolari del gruppo. Lo stesso cantante chiese al suo produttore di poter scrivere qualcosa fuori dagli schemi che rappresentasse diversi generi. È anche per questo che il flash mob ha riscosso tanto successo: la possibilità di sfruttare più elementi musicali, più voci e diversi strumenti per riportare live il brano simbolo della genialità dei Queen.
Nel video caricato sul canale YouTube del pianista Julian Cohen, il flash mob inizia in sordina con una finestra che si apre sulla piazza e tre coriste che cominciano a cantare. Poi, a mano a mano, in giro per tutta la piazza si aggiungono altre voci; segue il pianoforte e, via via che la canzone procede, appaiono tutti gli altri strumenti, generando un effetto immersivo e coinvolgente che lascia i passanti a bocca aperta.
I tributi e le Polemiche su Bohemian Rhapsody
Il flash mob è solo l’ultimo dei tributi. Quello che ha avuto più successo è stato il film Bohemian Rhapsody, che però recentemente ha suscitato anche alcune polemiche. Qualche tempo fa si è diffusa una voce riguardante una figlia segreta di Freddie Mercury.
Quest’ultima ha scelto di rimanere nell’anonimato, ma ci ha tenuto a commentare il biopic Bohemian Rhapsody, uscito nelle sale nel 2018 con protagonista Rami Malek:
“Un film pieno zeppo di bugie e invenzioni, Freddie sarebbe stato disgustato dalla pellicola. Gli si sarebbe accapponata la pelle, sono sicura. Viene presentata una versione di lui estremamente distante dalla realtà.”
Nel frattempo, Mary Austin, la migliore amica di Mercury, ha smentito la sua paternità.