C’è grande attesa per la nuova stagione di “X Factor” e, sotto i riflettori, c’è lui: Manuel Agnelli. L’anno scorso il musicista, commentando il suo ritorno nel programma, si era detto entusiasta del clima che si respirava. Aveva definito i suoi colleghi in giuria come persone realizzate con la propria carriera e che non avevano per forza bisogno della tv per lavorare; per questo erano molto più focalizzate sulla musica e sul costruire un percorso interessante con i loro artisti.
Per questo, quando lo scorso mese sono iniziate a circolare le voci che Agnelli volesse lasciare il programma per presunte tensioni con Achille Lauro, in molti si sono stupiti. L’indiscrezione era stata diffusa prima da alcuni esperti di gossip e poi riportata anche dall’Adnkronos, che dava per confermati Lauro, Paola Iezzi, Jake La Furia come giurati e Giorgia nel ruolo di conduttrice. Secondo l’agenzia stampa, le trattative tra Agnelli e la produzione erano in corso, ma in parallelo erano già iniziati dei casting per trovare un possibile sostituto.
X Factor: Manuel Agnelli rompe il silenzio sulla nuova edizione
Il diretto interessato, intervistato da Rolling Stone per il nuovo tour degli Afterhours, quando ha dovuto rispondere in merito alla nuova edizione di “X Factor” si è limitato a dire “no comment”. In questo caso potrebbe però voler dire che le trattative sono ancora in corso e che non sia detta l’ultima parola.
Lo confermerebbero gli altri punti dell’intervista dove ha parlato del programma. Manuel ha spiegato che fare tv a 50 anni, e in particolar modo “X Factor”, è stato per lui molto importante. Dopo una carriera intera dove ha vestito i panni dello sperimentatore musicale, in alcuni casi scegliendo anche il ruolo del provocatore, poter partecipare a un programma così popolare senza fingere o mascherare la propria personalità è stato un traguardo importante.
“Ho fatto anche altra televisione, ma X Factor ha rotto il ghiaccio” – spiega Agnelli – “Sono riuscito a essere me stesso, anche coi miei lati scuri, e sono stato accettato senza fare compromessi. Sì, la televisione nazional-popolare. Ecco, questa cosa avrei potuto farla molto prima”.
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