Il furto d’auto è tornato a essere una piaga sempre più diffusa in Italia. Dopo qualche anno di relativa tregua, i numeri sono tornati a crescere, e secondo il nuovo dossier sui furti di veicoli 2025 elaborato da LoJack Italia non sono più solo le auto di lusso nel mirino. Oggi i ladri puntano anche su utilitarie, SUV, furgoni e perfino mezzi pesanti. E spesso agiscono in pieno giorno, in luoghi affollati, lasciando poco spazio alla sicurezza percepita.
Secondo lo studio di LoJack Italia, società specializzata nel recupero veicoli, la maggior parte delle auto vengono smontate entro 24 ore dal furto per alimentare il mercato nero dei ricambi. Le rotte principali portano i pezzi verso: il Nord Africa, il Medio Oriente e l’Est Europa.
Le auto e le regioni più colpite
I bersagli dei ladri più gettonati in parte dipendono dal numero di immatricolazioni, infatti secondo il dossier è la Panda il modello più rubato d’Italia. Al secondo posto c’è la Fiat 500 e a chiudere il podio troviamo la Lancia Ypsilon. Il fenomeno si concentra soprattutto in cinque regioni: Campania, Puglia, Lombardia, Sicilia e Lazio che racchiudono poco meno dell’80% dei furti totali. Roma, Milano e Firenze sono invece in cima alla classifica dei furti su auto in sosta, confermando che nemmeno le grandi città sono al sicuro.
Il furto d’auto non è un ricordo del passato, ma un fenomeno vivo, moderno e sempre più sofisticato. La tecnologia da sola non basta: serve maggiore consapevolezza, prevenzione attiva e, soprattutto, una risposta più severa da parte dello Stato. Per questo In Commissione Giustizia al Senato si vorrebbero introdurre nuove aggravanti come l’eliminazione delle attenuanti e l’introduzione della confisca dei beni ai ricettatori
Foto: iStock