Prima o poi doveva succedere. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale ormai sta diventando sempre più presente negli ambiti più diversi, da quelli creativi fino a quelli più strategici. Come racconta il sito Odditycentral.com, Ismailov Kenzhebek, un ventitreenne di Almaty, in Kazakistan, ha deciso di assoldare ChatGPT come avvocato.
La multa ricevuta
Il ragazzo è stato multato per aver invaso la corsia degli autobus mentre stava accompagnando sua madre all’ospedale. La strada era bloccata da una macchina in panne e aveva solo due opzioni: contravvenire al codice stradale o aspettare che venisse portata via dal carro attrezzi. Vista la situazione, ha scelto di risolvere sorpassando il veicolo e invadendo l’altra corsia, pur sapendo che erano presenti le telecamere e che sarebbe stato multato.
La multa, puntualmente, gli è stata recapitata pochi giorni dopo per posta. Ismailov ha pagato l’importo ma, convinto di aver ragione, ha voluto fare ricorso per ottenere il rimborso. Il reclamo è stato respinto. L’unica possibilità che gli rimaneva era quella di rivolgersi al tribunale.
Non potendosi permettere un avvocato, però, ha deciso di affidarsi a ChatGPT che, una volta raccolti tutti i dettagli della vicenda, non solo gli ha consigliato di procedere ma ha redatto tutti i documenti necessari. Quando i referenti della polizia stradale hanno visto la causa si sono offerti di cancellare la multa dal loro database e restituire il denaro. A questo punto è stato ChatGPT a insistere, consigliando a Ismailov di procedere con la causa.
Durante l’udienza il ragazzo ha attivato un sistema di sintesi vocale in modo che traducesse le domande ricevute dal giudice e fornisse suggerimenti in tempo reale su come rispondere. I consigli dell’intelligenza artificiale sono stati ottimi e Ismailov ha vinto la causa.
Ora vuole fare causa al personale della polizia
Ha spiegato che per lui era solo una questione di principio dal momento che, vista la situazione di emergenza, era convinto di avere la ragione. Ora ha deciso di fare una nuova causa, questa volta contro la polizia, chiedendo un risarcimento per i modi scortesi con cui era stato trattato la prima volta che ha fatto ricorso e per il tempo che ha perso per preparare la sua difesa in tribunale. Vincerà anche questa?
