Manca poco al ritorno dell’ora legale. Nella notte tra sabato 27 e domenica 28 marzo sposteremo le lancette avanti di un’ora. Perderemo un’ora di sonno ma beneficeremo di un’ora in più di luce.
Per diversi paesi europei sarà l’ultimo cambio in assoluto. Nel 2018 il Parlamento europeo ne aveva proposto l’abolizione con l’indicazione di mantenere solo l’ora legale. Nel novembre del 2019 il governo Conte aveva però depositato la richiesta formale di mantenere il doppio orario. Il prossimo 31 ottobre, quindi, dovremmo spostare nuovamente avanti le lancette.
Il mantenimento del doppio orario ha avuto effetti positivi sia dal punto di vista economico che ambientale. Ne ha parlato lo scorso ottobre Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, che in un’intervista all’Ansa ha dichiarato: “Durante il periodo dell’ora legale l’Italia ha risparmiato complessivamente 400 milioni di kilowattora di elettricità, pari al consumo medio annuo di circa 150 mila famiglie, con un beneficio economico per il sistema di 66 milioni di euro. Impatti positivi anche in termini di sostenibilità ambientale, con 205 mila tonnellate in meno di CO2 immesse in atmosfera”.
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