Apri la tastiera del telefono del tuo partner. Ti cade l’occhio sui simboli più usati: croissant, fiamma, melanzana. Un mix che sembra buffo, innocuo.
E invece no.
Negli ultimi mesi, diversi investigatori privati hanno raccontato come proprio quelle emoji apparentemente banali stiano diventando il nuovo codice segreto dei tradimenti digitali.
L’alfabeto degli amanti con le emoji secondo l’investigatore privato
Secondo Paul Jones dell’agenzia ARF Private Investigators, non si tratta solo di gioco: “È come se si fossero inventati un alfabeto privato, che il partner ufficiale non può decifrare”.
Non servono più bigliettini infilati sotto al tergicristallo: oggi bastano un’emoji inviata al momento giusto e una chat archiviata in fretta.
Ecco alcuni dei simboli che, ripetuti e sempre con la stessa persona, fanno scattare sospetti:
Croissant o piatto di pasta – tradotto: vediamoci per mangiare (non per affari).
Lucchetto – spostiamoci in una chat più sicura.
Lettera con cuore – scriviamoci dopo, in privato.
Peperoncino – flirt senza troppi giri di parole.
Fuoco – desiderio e passione, cliché ma ancora in voga.
Melanzana – il grande classico allusivo.
Pesca – vedi sopra.
Occhi coperti – segretezza, senso di colpa o imbarazzo.
Faccina maliziosa – il sottotesto è chiaro: “hai capito, no?”.
Un’emoji, da sola, non fa la prova. Ma se compare tra i “più usati” accanto a un contatto sospetto, allora le antenne si alzano.
Il telefono, primo teatro delle bugie
Aaron Bond, investigatore dell’agenzia BondRees, lo dice chiaro: “Lo smartphone è spesso il primo posto dove iniziano le bugie”.
Non solo emoji, dunque. Ci sono anche atteggiamenti che – combinati con quei simboli – diventano veri e propri indizi.
Eccoli, i quattro più frequenti:
- Non molla più il telefono
Da dimenticato in cucina a inseparabile anche sotto la doccia. Sempre a faccia in giù, con nuove password improvvise. - Racconta meno della sua giornata
Chi tradisce parla meno, così non rischia di confondersi nelle bugie. Risultato: meno dettagli, più silenzi, risposte vaghe. - Cambiamenti improvvisi sotto le lenzuola
Il desiderio cala, oppure esplode di colpo. Talvolta per senso di colpa, altre per mascherare meglio il resto. E quando arrivano “idee nuove” a letto, non è detto che siano frutto di un podcast. - Chat che spariscono a orari assurdi
Una melanzana da sola non è una condanna. Ma se certi simboli compaiono in conversazioni che spariscono regolarmente, magari nel cuore della notte, allora qualcosa non quadra.
Gelosia o attenzione?
Il confine è sottile: non si tratta di paranoia, ma di osservazione.
Se certi comportamenti ti insospettiscono, non minimizzare. Non sei “troppo gelosa” o “troppo sensibile”: sei semplicemente attenta.
E anche se speri di non dover mai dare un significato nascosto a un croissant o a una fiamma, sapere che questo linguaggio esiste può aiutarti a non scoprire tutto troppo tardi.
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