Una tartaruga Caretta caretta è stata salvata in extremis al largo di Genova dopo aver ingerito plastica. L’avvistamento è avvenuto nel pomeriggio di sabato 17 maggio, a circa un miglio dalla costa, grazie alla segnalazione di un diportista che ha notato l’animale in evidente difficoltà: nuotava in posizione verticale e non riusciva a immergersi.
L’esemplare – 43,5 cm di lunghezza, 42 cm di larghezza e 11,7 kg di peso – è stato recuperato con il coordinamento della Capitaneria di Porto e trasferito all’Acquario di Genova, dove il team medico-scientifico ha subito avviato le procedure di soccorso.
Dagli esami iniziali non risultano corpi estranei visibili, ma l’animale ha successivamente espulso plastica tramite le feci, segno evidente di ingestione. Ora si attendono gli esiti di tamponi ed esami del sangue per capire meglio le sue condizioni.
Il problema della plastica per l’ecosistema marino
Sacchetti, imballaggi e microplastiche rappresentano una minaccia letale per tartarughe e cetacei. Scambiati per prede come le meduse, possono causare blocchi intestinali, malnutrizione e morte. Un problema grave e in crescita, che mette in pericolo l’ecosistema marino.
“La plastica è una delle cause più frequenti di ricovero per le tartarughe marine”, spiegano dall’Acquario. “Ma non è l’unica. Traumi da eliche, reti da pesca abbandonate, ami ingeriti e persino il petrolio sono fattori che spesso dipendono dall’uomo.”
Dal 1994, l’Acquario di Genova si occupa del recupero delle tartarughe marine in difficoltà, e dal 2009 è il centro di riferimento regionale per la Liguria. Nel 2017 ha ottenuto il riconoscimento ufficiale come centro di recupero e lunga degenza da parte del Ministero della Transizione Ecologica.
Cosa fare se si avvista una tartaruga in difficoltà?
“Nessuno è autorizzato a intervenire senza il nulla osta della Guardia Costiera”, ricordano dall’Acquario. “La tartaruga Caretta caretta è una specie protetta dalla Convenzione CITES, e ogni recupero deve avvenire nel rispetto delle normative.”
Un gesto d’aiuto, se fatto senza competenze e autorizzazioni, può infatti mettere ancora più a rischio la vita dell’animale. La segnalazione tempestiva alle autorità resta il modo migliore per salvare queste creature meravigliose.
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