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È stato presentato “Vongola”, un orecchio artificiale che ascolta il mare della Sicilia per tutelare gli ecosistemi

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Pubblicato il 31/10/2025
Di Team Digital
 stato presentato Vongola un orecchio artificiale che ascolta il mare della Sicilia per tutelare gli ecosistemi


In Sicilia arriva un’innovazione che sembra uscita da un film sci-fi, ma che ha un obiettivo molto reale: proteggere il mare. Si chiama “Vongola” e non è un mollusco, bensì un sistema hi-tech che “ascolta” i fondali del Mediterraneo per monitorare in tempo reale la salute della biodiversità. Un progetto del PNRR che unisce scienza, tecnologia e tutela ambientale in modo totalmente nuovo.


Vongola: da dove arriva il nome e come funziona il nuovo orecchio hi-tech


Il nome è un acronimo di Visual and nOise-eNhanced AI Analysis for Marine Biodiversity MonitorinG, Observation and LeArning e dietro di lui c’è una rete di sensori acustici e videocamere collegati ad algoritmi di intelligenza artificiale. In pratica, un orecchio e un occhio subacqueo capaci di captare i suoni delle navi, le vocalizzazioni dei cetacei, i rumori di fondo e osservare ciò che accade sul fondale… per poi tradurlo in dati utili alla conservazione degli ecosistemi.


Il progetto — sviluppato da oltre 30 ricercatori tra fisici, biologi e ingegneri — è promosso dal Centro Siciliano di Fisica Nucleare e di Struttura della Materia insieme alle università di Catania e Reggio Calabria e all’azienda Nadir Byte. Vongola lavora su tre siti pilota: il porto di Catania, lo Stretto di Messina e l’Area Marina Protetta del Plemmirio, con una rete di cavi lunga 40 km che arriva fino a 2.100 metri di profondità. È la prima infrastruttura del genere nel Mediterraneo e include il primo idrofono cablato nello Stretto di Messina.


A renderlo ancora più rivoluzionario è il sistema Distributed Acoustic Sensor, che transforma una fibra ottica in migliaia di microfoni virtuali grazie alla tecnologia laser. Il risultato? Una capacità di ascolto continua, non invasiva e altamente scalabile, pensata per accorciare il tempo tra raccolta dei dati e interventi di tutela.


Avviato nel luglio 2024 e ora in fase di verifica e calibrazione, Vongola verrà consegnato ufficialmente entro il 31 ottobre 2025. Intanto, raccoglie e analizza una quantità enorme di informazioni, combinando audio e video subacquei per identificare specie, rilevare attività umane e generare indicatori sulla salute del mare.


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Vongola arriva il Sicilia: il racconto di progettisti e ricercatori


A raccontarlo è Alessia Tricomi, direttore del CSFNSM e coordinatrice del progetto, che spiega: “Il Mar Mediterraneo è un grande laboratorio per il monitoraggio sottomarino. Un luogo in cui fare ricerca d’avanguardia e sviluppare tecnologie innovative a servizio dell’ambiente e della tutela della biodiversità.”


E per Giorgio Riccobene, ricercatore INFN, questo risultato è qualcosa di speciale:
“Un esperimento piccolo, ma anche un piccolo grande miracolo: nel giro di un anno abbiamo installato tre dispositivi diversi, con caratteristiche diverse e complementari. Analizziamo i dati in tempo reale con metodi analitici e con nuove tecniche di intelligenza artificiale, perché la massa di informazioni raccolte è enorme. Stiamo sviluppando algoritmi in grado di disambiguare il suono delle navi, quello geofisico e quello dei cetacei, per restituire indicazioni immediate su ciò che accade sott’acqua.”


Una conchiglia hi-tech posata sul fondo del mare, che ascolta per difendere il nostro ecosistema. E che potrebbe diventare un modello di sorveglianza ambientale per gli oceani di tutto il mondo.




Foto: iStock.


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