Quest’anno la tartaruga marina Caretta caretta, la più diffusa nel Mediterraneo, ha scelto le coste italiane come culla privilegiata per la propria riproduzione. Con oltre 700 nidi censiti nel 2025, mai così tanti nel nostro Paese, si registra un incremento del 60% rispetto a due anni fa. Sempre più spiagge italiane diventano siti di nidificazione, anche in zone dove fino a pochi anni fa le deposizioni erano rare o occasionali.
Record di nidi di Caretta caretta in Italia
Il merito è anche del lavoro di centinaia di volontarie e volontari che, con il progetto europeo LIFE Turtlenest, monitorano, proteggono e studiano i nidi lungo le coste del Mediterraneo occidentale. Il progetto, guidato da Legambiente, coinvolge partner italiani, spagnoli e francesi e punta a rafforzare la tutela della specie attraverso ricerca, formazione e sensibilizzazione.
La Sicilia guida la classifica con oltre 220 nidi, seguita da Calabria, Campania e Puglia. Crescono anche Toscana, Lazio, Sardegna e Liguria, dove le tartarughe stanno arrivando sempre più a nord. Un trend positivo che testimonia quanto la collaborazione tra associazioni, università e istituti di ricerca possa fare la differenza.
«Ora la priorità è garantire una tutela legale stabile alle nuove spiagge di riproduzione – spiega Stefano Di Marco, project manager di LIFE Turtlenest. «Solo così l’exploit di questi anni potrà diventare resilienza a lungo termine».
Le spiagge italiane diventano così un vero e proprio laboratorio di convivenza tra natura e uomo, dove la protezione della biodiversità marina si intreccia con il futuro del turismo e dell’ambiente mediterraneo.
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