Negli ultimi giorni, Justin Timberlake è finito al centro delle critiche per alcune esibizioni giudicate sottotono durante il suo Forget Tomorrow Tour. I fan, delusi, hanno segnalato una presenza scenica fiacca, poca energia sul palco, passi di danza appena accennati e, in più di un’occasione, il microfono abbandonato a terra. Ma ora il cantante rompe il silenzio e spiega tutto: ha la malattia di Lyme.
La lettera di Justin Timberlake ai fan: “Ho la malattia di Lyme”
“Di solito non dico queste cose. Ma voglio essere trasparente, così che le mie difficoltà non vengano fraintese”, ha scritto Timberlake in un lungo post pubblicato dopo i concerti più recenti. Il 44enne artista ha parlato apertamente dei sintomi che sta affrontando: stanchezza cronica, dolori ai nervi, spossatezza profonda, al punto da ritrovarsi a un bivio: fermarsi o continuare. Alla fine ha scelto di andare avanti, con grande sforzo.
“Questa è stata un’esperienza divertente, emozionante, gratificante, fisicamente impegnativa e, a volte, estenuante”, ha aggiunto. “Faccio questo da più di 30 anni (il che sembra pazzesco da dire) e ho dato tutto me stesso. Non avrei potuto farcela senza la mia famiglia, gli amici e tutto il VOSTRO supporto”.
Justin ha voluto parlare non per cercare compassione, ma per sensibilizzare su una malattia spesso sottovalutata. “Viverci può essere incessantemente debilitante, sia mentalmente che fisicamente. Quando ho ricevuto la diagnosi ero scioccato. Ma almeno ho capito perché mi sentivo così a pezzi sul palco”.
La malattia di Lyme, infatti, è un’infezione batterica trasmessa principalmente dalle zecche, che può colpire sistema nervoso, articolazioni e cuore, causando dolori, affaticamento, febbre e in alcuni casi anche problemi neurologici. È difficile da diagnosticare subito e spesso viene confusa con altre patologie.
Timberlake ha quindi scelto di non interrompere il tour, ma di stringere i denti: “La gioia che mi dà esibirmi supera lo stress che il mio corpo stava provando. Non solo ho dimostrato a me stesso la mia tenacia mentale, ma ho collezionato momenti speciali con voi che non dimenticherò mai”.
Nonostante il dolore, l’artista si è detto grato per il calore del pubblico, per le magliette fatte in casa, i cartelli, l’energia sotto il palco. “Voi avete realizzato i miei sogni. È una vibrazione che non ha eguali, una cosa sacra per me”. Infine, un messaggio di affetto per la sua troupe e i compagni di viaggio del tour: “Per me siete stati una bellissima famiglia lontano da casa. Farò sempre tesoro del tempo che abbiamo passato insieme”.
Ad oggi, Justin non sa ancora cosa lo aspetti dopo questo tour, ma ha promesso che non smetterà mai di apprezzare ciò che ha vissuto. Un gesto di grande onestà, che lo riavvicina al suo pubblico e fa luce su una malattia che merita di essere conosciuta meglio.
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