Si parla da giorni del nuovo album di Travis Scott “Jackboys 2”, prevedibilmente arrivato in cima alle classifiche di mezzo mondo. Ma imprevedibilmente con una traccia “2000 Excursion”, in cui è stato usato anche un sampling di un brano di Massimo Ranieri, quell’ “Adagio Veneziano” tratto dall’album “Via del conservatorio” del 1971.
Cosa ci faccia un riferimento del genere, che sembra lontano anni luce dal mondo del rapper #1 negli Stati Uniti d’America con oltre 45 milioni tra singoli e album venduti, non è stato ancora spiegato ma non è strano. D’altronde vi ricordate il caso clamoroso di Michael Jackson e il sample di “I cigni di Balaka” di Al Bano finito in “I will be there”, al centro di una causa per plagio che vide contrapporsi in tribunale i due artisti per un decennio. E a proposito di rap e hip hop anche 50 Cent ha campionato “Io e te per altri giorni”, brano del 1973 dei Pooh, nella sua “Everytime I come around” dove compaiono tra gli autori anche i nomi di Roby Facchinetti e Valerio Negrini.
A proposito di canzoni italiane degli anni ’70… Justin Timberlake ha utilizzato un campione del brano strumentale “Lustful” di Amedeo Minghi per il suo pezzo “Only When I Walk Away” contenuto in “The 20/20 Experience vol 2”.
“Famous”, il primo singolo estratto da “The Life of Pablo” di Kanye West contiene il sample di “Mi sono svegliato e… ho chiuso gli occhi” de Il Rovescio della Medaglia, gruppo rock progressivo italiano. Il rapper T.I. nella sua “Get it” del 2006, invece, ha utilizzato un sample di “Molla tutto” di Loretta Goggi. Mika, ha ammesso che per la melodia di “Talk about you” si è ispirato anche a “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri.
E senza contare le decine di brani “ispirati” dalla musica di Ennio Morricone, perché non sottolineare Drake che campiona Pino Donaggio o The Black Keys e i Gnarls Barkley che hanno utilizzato sample di Nico Fidenco? Italians sample it better.