Carlo Conti ha ripercorso i suoi 40 anni di carriera in Rai definendoli un percorso di crescita “lento ma costante”, dall’access prime time fino ai grandi show del sabato sera e, naturalmente, il Festival di Sanremo. Un cammino fatto di successi, ma anche di difficoltà, soprattutto quando si è trattato di imporre nuovi format al pubblico.
Carlo Conti sul Festival di Sanremo 2026 (il suo ultimo)
E proprio parlando della sua avventura sanremese, il conduttore non ha potuto evitare un commento sull’edizione 2026, che sarà il suo quinto Festival e anche l’ultimo: “Non ce ne sarà un altro”, ha confermato. Le canzoni sono già arrivate e lui le ha ascoltate tutte. Ma quest’anno la selezione si preannuncia più dura del previsto: “Sono sempre convinto che 26 sia il numero giusto, ma all’ultimo Festival ho sforato: questa volta devo imparare a essere più severo e cattivo per togliere 4 canzoni. La scelta non mi fa dormire!”
Sul possibile ritorno di Adriano Celentano all’Ariston, dopo la querelle tra Claudia Mori e l’ad Rossi, Conti resta cauto: “A tutti piacerebbe averlo sul palco”, ha chiosato. Quanto al futuro della kermesse e ai possibili successori, i riflettori sono puntati su Stefano De Martino, considerato da molti il “nuovo Pippo Baudo”. Ma Conti sembra pensarla diversamente: “Credo che di personaggi come Baudo, Corrado, Mike e Tortora non possano esserci eredi” – chiudendo così la porta al paragone diretto con i grandi della tv.
Sanremo 2026: il modo in cui Carlo Conti ascolta le canzoni vi stupirà
Il Festival di Sanremo 2026 si avvicina e cresce la curiosità su come Carlo Conti stia vivendo l’attesa. In una recente intervista, il conduttore ha parlato dei suoi ultimi impegni televisivi, tra cui Tale e Quale Show, ma non sono mancati anche alcuni riferimenti alla 76ª edizione del Festival della Canzone Italiana, attesa per febbraio. Ecco cosa ha rivelato.
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