Lutto nel mondo della TV: è scomparsa Marina Donato, stimata produttrice televisiva e seconda moglie del celebre conduttore Corrado Mantoni. Si è spenta nella notte al Policlinico Umberto I di Roma, all’età di 76 anni, dopo un improvviso malore avvenuto mentre cenava in un ristorante della Capitale. Nonostante il tempestivo intervento dei medici e il trasporto in ospedale, ogni tentativo salvavita è stato inutile.
Appena appresa la notizia, Lucio Presta ha voluto ricordarla con commozione su X (l’ex Twitter):
“Ieri sera è venuta a mancare Marina Donato, amica da 40 anni… lasci un profondo vuoto in chi ti ha conosciuto. Una calabrese doc ed una donna straordinaria. Saluta Corrado da parte mia”
Un ricordo condiviso anche da altri professionisti e colleghi del mondo televisivo che le riconoscevano capacità rare dietro le quinte.
Una carriera segnata dal talento e dalla passione
Nata il 4 luglio 1949, Marina Donato iniziò come segretaria di redazione in un periodico cattolico. Qui incontrò Corrado Mantoni, avviando una collaborazione che durò oltre un decennio nel settore degli spettacoli itineranti, prima di approdare in televisione nel 1982 come produttrice esecutiva de Il pranzo è servito.
Nei decenni successivi, ha firmato e curato molti dei programmi più celebri del piccolo schermo: La Corrida, Buona Domenica, Ciao Gente!, Tira & Molla, Il gatto e la volpe, La prova del cuoco, e Forum. Nel 2007 ha avviato Corìma, società di produzione televisiva con cui ha rilanciato programmi storici come Portobello e continuato a produrre Forum dal 2008.
Insieme a Corrado: una storia lunga e discreta
La sua relazione con Corrado Mantoni iniziò quando lei aveva 24 anni e lui circa 49; un legame che è cresciuto nel riserbo, durato 23 anni prima del matrimonio nel giugno 1996, in un evento intimo con soli 22 invitati. Marina non ebbe figli, ma fu una figura di supporto anche per Roberto, il figlio che Corrado aveva da un precedente matrimonio.
In un’intervista al Corriere della Sera, Marina rivelò che Corrado temeva di essere dimenticato dopo la morte: le diceva spesso “nessuno si ricorderà più di me”. Lei lo sfidò con una scommessa: “Io dico che non sarà così”. Questa scommessa, ricordò lei, l’ha vinta, osservando con gratitudine il perdurare del suo ricordo nel cuore del pubblico italiano.
Ricordava con affetto un gesto semplice ma pieno di amore: ogni mattina lei restava in silenzio, “non parlo, non ascolto, non faccio nulla”, mentre Corrado le chiedeva con garbo: “Ora se po’ parlà?”. Quel momento dava il via alla loro giornata insieme.