Era stato definito da Forbes il “James Bond della filantropia”, Chuck Feeney il miliardario che donò la sua ricchezza a diversi enti benefici è morto all’età di 92 anni. In pochi come lui hanno deciso di donare parte dei suoi guadagni in vita, anziché farlo alla morte, ed ha sempre spronato altri miliardari a farlo.
Chi era Chuck Feeney il miliardario che donò in vita 8 miliardi in beneficenza
Chuck Feeney è stato un filantropo e imprenditore irlandese con cittadinanza statunitense, fondatore della The Atlantic Philanthropies, una delle più grandi fondazioni private benefiche al mondo.
La sua ricchezza è arrivata dalla co-fondazione del Duty Free Shoppers Group, il gruppo che ha dato il via allo shopping duty-free, come quello che troviamo negli aeroporti. Di quella ricchezza però ha deciso di farne molto arrivando a donare oltre 8 miliardi ad associazioni che portano avanti cause educative, sanitarie, scientifiche e sociali.
Feeney, tra le curiosità, non ha mai posseduto un’automobile o una casa, viveva in affitto e viaggiava sempre in classe economy. Inoltre, dopo due anni dalla fondazione dell’ente benefico vi cedette la sua intera quota dell’azienda, il 38,7%, all’insaputa degli altri partner commerciali e così facendo non ne possedeva più alcuna parte e gli introiti andavano direttamente in beneficenza.
Questa sua dedizione alle cause benefiche è ciò che ha spinto Bill Gates e Warren Buffett a lanciare il Giving Pledge, il fondo che spinge le persone più ricche al mondo a donare parte del loro patrimonio in vita.
Foto: X Forbes.